Il Museo archeologico nazionale di Locri, punto di forza del Polo museale della Calabria, è «simbolicamente» presente alle Olimpiadi di Rio de Janeiro.
Infatti – come precisa il direttore del museo locrese Rossella Agostino – tra le foto dei reperti dei musei italiani selezionate dal MiBACT è stata inserita l’Arula locrese in terracotta con la rappresentazione della Nike alata che tiene in mano la benda destinata all’atleta vincitore della gara.
E a proposito di Olimpiadi, in occasione della domenica ad ingresso gratuito, voluta dal ministro Dario Franceschini, il Museo di Locri ha registrato la presenza di oltre 1.600 visitatori. Unitamente al flusso di turisti italiani e stranieri che solitamente il Museo registra nel periodo estivo, quest’anno è stato evidenziato un notevole incremento rispetto a quello della medesima settimana dello scorso anno, circa 2500 visitatori.
Incremento cui ha indubbiamente contribuito la presenza del gruppo del «Cavaliere di Marafioti» che ha coinvolto anche molti turisti locali, guidati dalla voglia di riappropriarsi degli spazi della cultura, dell’arte, della bellezza del proprio territorio.
Visitatori che ne hanno apprezzato il ritorno, sia pure temporaneo, dell’opera nel contesto di provenienza prima di essere trasferito al Museo archeologico di Reggio Calabria, sua sede espositiva. Grande successo anche per la Passeggiata archeologica di venerdì 5 agosto ultimo scorso – inserita tra le diverse iniziative programmate durante la settimana di esposizione dell’opera al museo – per visitare i luoghi di ritrovamento del «Cavaliere Marafioti».