Con votazione unanime del comitato esaminatore, il Parco Nazionale della Sila è stato scelto come vincitore della quindicesima edizione della Bandiera Verde Agricoltura della Cia (Confederazione Italiana Agricoltori).
Il prestigioso premio nazionale è stato assegnato giorno 10 novembre scorso nel corso di una cerimonia tenutasi a Roma in Campidoglio, nell’ambito delle iniziative strategiche extra-aziendali, sezione Agri-park, ossia quelle riferibili al settore delle aree naturali protette.
È un ulteriore riconoscimento del valore delle tante iniziative intraprese dal Parco, basti ricordare anche solo il lavoro fatto finora per il Bio-Distretto: il monitoraggio delle specie selvatiche; le azioni nell’ambito del progetto europeo ‘Let’s clean up’; l’Arboreto del Parco; il supporto a ‘Fattorie Aperte’; il PLL ‘SiLavoro’; l’aver portato ad esporre in fiere internazionali B2B come la Biofach di Norimberga o TuttoFood di Milano i produttori locali; l’aver redatto un Piano di Marketing Integrato per le aree protette dell’intera Calabria.
Ora il Parco, nelle parole del direttore Giuseppe Luzzi, sta anche «rilanciando la candidatura a Sito Patrimonio dell’Umanità Unesco. Abbiamo lavorato per superare le criticità riscontrate in sede di valutazione e siamo ora pronti a riprendere il percorso. Siamo grati alla CIA per l’appoggio che ci ha garantito a questo proposito e siamo certi che il riconoscimento porterebbe benefici incommensurabili al nostro territorio, sia in termini di sviluppo ecosostenibile che di protezione della natura e dei paesaggi».
La Bandiera Verde è un marchio di riconoscimento, nato nel 2003, attraverso il quale si intendono premiare aziende agricole, enti locali, associazioni, comuni, scuole e personalità che si sono particolarmente distinti nelle azioni e politiche svolte a favore dell’agricoltura, dell’ambiente, dello sviluppo territoriale, nonché di progetti didattici e di welfare relativi ad una migliore conoscenza del mondo agricolo, alla tutela dell’ambiente, della storia e dell’economia delle aree rurali.