«Il mio pensiero va al bambino di Francesco Pagliuso, l’avvocato ucciso a Lamezia Terme, ennesimo orfano di una guerra senza fine, che in tenerissima età è chiamato a fare i conti con la privazione violenta della figura paterna e la prospettiva di uno sviluppo emotivamente turbato». E’ quanto dichiara il sociologo Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria.
«Al cospetto di questo bambino», afferma il Garante «tutti siamo chiamati ad interrogare le nostre coscienze e ad agire in corale sintonia per l’affermazione dello “Stato di Diritto”, in cui la vita di un padre è per ogni bambino un diritto sacrosanto, inalienabile. Per questo nel dirmi vicino al piccolo e a quanti, adulti di prossimità, sono chiamati a vigilare sulla sua crescita, invito chiunque abbia a che fare con i soggetti in età evolutiva ad essere quotidianamente promotori di buon esempio e chiari oppositori della cultura della morte, rivolgendo agli assassini, certamente mafiosi, un inappellabile disprezzo».