Secondo il Rapporto sul turismo italiano redatto dal Touring Club, l’Italia resta tra le destinazioni di viaggio più desiderate a livello internazionale con numeri di tutto rispetto: l’Organizzazione mondiale del turismo ci pone per capacità attrattiva in quinta posizione con 48,6 milioni di arrivi internazionali e le stime 2015 del World Travel and Tourism Council dicono che la nostra industria turistica vale 67,2 miliardi di euro (il 4,2% del Pil) che diventano 165,4 miliardi di euro (il 10,2% del Pil), se si considera anche l’indotto.
Le ricadute sono molto positive anche in termini di posti di lavoro: 2,6 milioni gli occupati totali. L’incoming si conferma ancora una volta un importante traino del nostro turismo: la spesa turistica degli stranieri nel 2015, per il quarto anno dal 2012, registra un record con quasi 36 miliardi di euro. Nell’anno del Giubileo il nostro turismo – sempre secondo gli analisti del Touring Club – deve affrontare una situazione internazionale molto fluida.
Dal punto di vista economico, non è da sottovalutare la crisi dei Bric che, nonostante un peso ancora limitato sull’incoming, possono fare la differenza in alcune aree del Paese: si pensi ai russi lungo la costa adriatica.
Dal punto di vista geopolitico, ci sono minacce – dal terrorismo alle discussioni sugli accordi di Schengen – ma anche opportunità: le tensioni in Nord Africa, Turchia e Medio Oriente potrebbero dare ulteriore impulso all’Italia come meta turistica.