Inoltre, ha aggiunto Kovacs, ”le condizioni di detenzione della sospettata rispettano tutti gli standard della Ue”. Il portavoce del premier ungherese ha parlato di un ”attacco orchestrato e di sinistra volto a distruggere le buone relazioni politiche tra Ungheria e Italia” quello che è stato lanciato con Ilaria Salis. ”La credibilità di Ilaria Salis è altamente discutibile, come dimostrano, tra l’altro, le false dichiarazioni da lei rilasciate circa la sua istruzione, la sua situazione familiare e le sue relazioni personali, rivelatesi poi false”, ha aggiunto.
”Non sono vere le accuse mosse dai media italiani, e poi ungheresi” sullo stato di detenzione di Ilaria Salis. ”Sono semplicemente bugie e sono fortemente respinte dal servizio penitenziario ungherese”, ha scritto Zoltan Kovacs su ‘X’, affermando che ”nelle carceri ungheresi ai detenuti vengono forniti tre pasti al giorno, che soddisfano i requisiti di una dieta sana”. Inoltre, ha aggiunto, ”negli istituti carcerari vengono effettuati controlli igienici continui e i detenuti ricevono cure mediche adeguate”.
Citando uno scritto di Salis, Kovacs ha detto che ”è una menzogna l’affermazione secondo cui sono presenti ratti” nelle carceri che ”soddisfano elevati standard igienici”. A dimostrazione della sua tesi viene quindi citato il fatto che ”durante la pandemia di Covid non si è sviluppato alcun focolaio della malattia nelle carceri ungheresi”.