In epoca repubblicana sembra strano parlare di titoli nobiliari ancora ora in un periodo in cui ciò che rimane di quei fasti e di quelle proprietà è in rovina da tempo. Antonio D’Ippolito era un nobile vero, un ragazzo delizioso, che ha trovato una eredità di ruderi e debiti e un palazzo in lacrime oggi più che mai.
Proprietario del Palazzo D’Ippolito, uno dei più interessanti palazzi storici di Lamezia Terme, Antonio D’Ippolito viveva a Prato e l’annuncio della sua scomparsa ci giunge sia da amici comuni ma anche dal Tirreno di Prato con questo articolo che riproponiamo, porgendo alla famiglia le nostre più sentite condoglianze: «PRATO. E’ morto Antonio D’Ippolito, direttore della filiale di Prato della società Manzoni Spa, concessionaria di pubblicità per “Il Tirreno”. D’Ippolito, 56 anni, era malato da alcuni mesi. Le sue condizioni si erano aggravate negli ultimi giorni. Lascia la moglie, insegnante, un figlio e una figlia. Originario della Calabria, D’Ippolito aveva percorso gran parte della sua carriera all’interno della Manzoni dove aveva ricoperto ruoli di cresente responsabilità in varie parti d’Italia, non soltanto nella regione dove era nato, ma anche a Milano, Pavia, Livorno e poi, da una decina d’anni, a Prato. Professionista di grande esperienza, era molto conosciuto negli ambienti imprenditoriali della provincia di Prato e di quelle vicine. Numerosi i messaggi di condoglianze che sono giunti alla famiglia in queste ore e a cui si unisce anche “Il Tirreno”.
Con Reportage e tutte le persone che lo hanno conosciuto e stimato lo ricorderemo sempre con affetto.
Ippolita Luzzo