“Fortemente probabile forte circolazione influenza anche nelle prossime settimane”
“Sia i dati epidemiologici che microbiologici sembrano indicare che stiamo superando il picco, anche se è fortemente probabile una circolazione sostenuta anche nelle prossime settimane, facilitata dalla riapertura delle scuole – commenta Anna Teresa Palamara, che dirige il dipartimento Malattie Infettive dell’Iss -. Continuiamo a raccomandare pertanto le vaccinazioni per le persone più a rischio, ancora utili in vista della ‘coda’ della stagione che durerà ancora diverse settimane, e una sana prudenza nei comportamenti. Resta valida la raccomandazione di non assumere antibiotici, inutili in caso di infezioni virali, se non su indicazione del proprio medico, e di recarsi al Pronto soccorso solo se strettamente necessario”.
Incidenza in lieve aumento solo nei bambini, stabili adulti. Soglia d’intensità ‘molto alta’ in 5 regioni
L’incidenza è in lieve aumento solo nei bambini al di sotto dei cinque anni in cui l’incidenza è pari a 48,7 casi per mille assistiti (47,5 nella settimana precedente), stabile negli adulti e anziani. Tutte le Regioni e province autonome, tra quelle che hanno attivato la sorveglianza, registrano un livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali sopra la soglia basale, tranne la provincia di Bolzano. In cinque Regioni è stata raggiunta la soglia di intensità ‘molto alta’ dell’incidenza (Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Umbria, Abruzzo, Campania).
“Anche se è sempre difficile fare previsioni sull’andamento della stagione, un calo così netto fa pensare che il picco sia stato raggiunto – afferma Antonino Bella, responsabile della sorveglianza epidemiologica RespiVirNet e curatore del bollettino epidemiologico -. Sono comunque possibili oscillazioni ‘al rialzo’, soprattutto nei bambini, favorite dalla riapertura delle scuole”.
H1N1 “largamente prevalente” tra virus influenzali
Tra i virus influenzali, “quelli di tipo A risultano largamente prevalenti (99%) rispetto ai virus di tipo B e appartengono per la maggior parte al sottotipo H1N1pdm09″, sottolinea ancora l’Istituto superiore di sanità. “Tra i campioni risultati positivi dall’inizio della stagione, il 19% è positivo per Sars-CoV-2, il 12% per Rsv (virus respiratorio sinciziale), il 44% per influenza A, mentre i rimanenti sono risultati positivi per altri virus respiratori”, precisa il report.
“I dati virologici confermano che i virus influenzali prevalgono tra quelli respiratori circolanti – afferma Simona Puzelli, responsabile della sorveglianza virologica RespiVirNet e curatrice del report virologico – In particolare, tra i virus influenzali di tipo A il sottotipo prevalente è H1N1pdm09, che rappresenta il 77,7% di tutti i virus influenzali identificati finora nella stagione 2023-2024″.