“La Direzione Risorse Umane dell’Inps comunica che non ha corrisposto al Presidente Tridico compensi arretrati in seguito all’emanazione del Decreto del 7 agosto 2020 e, in ogni caso, gli Uffici dell’Istituto non hanno mai previsto l’erogazione di un compenso arretrato al Presidente per il periodo che va da maggio 2019 al 15 aprile 2020″. E’ quanto si legge in una nota dell’Inps. L’istituto definisce “priva di fondamento” la notizia relativa “ad un compenso arretrato al Presidente pari a 100mila euro”.

A partire dal 15 aprile il presidente dell’Inps percepisce un compenso di 150.000 euro, emerge ancora dalla nota.
Sempre l’Inps precisa che il decreto del ministero del Lavoro del 7 agosto di concerto con il Mef ha fissato i nuovi compensi: per il presidente 150.000 euro, per il vicepresidente 40.000 elevabili a 60.000 in caso di deleghe e per i consiglieri di amministrazione 23.000 euro. Questi nuovi stipendi hanno decorrenza a partire dall’esercizio effettivo della funzione, ovvero il 15 aprile 2020, la data di insediamento del nuovo consiglio di amministrazione. Stessa data vale per Tridico. La vicepresidente Maria Luisa Gnecchi, invece, percependo un trattamento pensionistico obbligatorio svolge l’incarico a titolo gratuito. Così come svolge l’incarico a titolo gratuito anche il consigliere Rosario De Luca.(ADNKRONOS)