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14 aprile 2025

News Lamezia e lametino

LAMEZIA. Concluso progetto «In riga con internet: una regola salva la vita» All’IC Ardito Don Bosco


Nei giorni scorsi nell’aula conferenze dell’Istituto comprensivo Ardito Don Bosco di Lamezia Terme, alla presenza della dirigente, Margherita Primavera, dei docenti interessati e degli alunni, ha avuto luogo la manifestazione di chiusura del Progetto “In riga in internet: una regola salva la vita” promosso da Meter, in collaborazione con Vivere In, associazioni che da anni svolgono attività di promozione e sensibilizzazione nelle scuole su un tema molto delicato quale è l’abuso. Il percorso progettuale, inserito nelle attività del servizio diocesano per la tutela dei minori e adulti vulnerabili e godendo del patrocinio del comune di Lamezia Terme, ha visto la partecipazione di don Francesco Benvenuto, membro di questo servizio, dell’assessore comunale alla cultura, Annalisa Spinelli, e del Presidente del Consiglio Comunale, Giancarlo Nicotera.

L’iniziativa, nata per contrastare i pericoli emergenti che derivavano da un utilizzo improprio o non accompagnato di internet da parte di minori, ha assunto nel corso degli anni, attraverso l’intensificarsi delle comunicazioni digitali, una consapevolezza nuova che porta chiesa e società civile, a lavorare sinergicamente insieme per contrastare tali problematiche.

Educare all’utilizzo del Web, quale luogo di possibili pericolose esperienze, risulta attività indispensabile, per accompagnare fragilità e potenzialità, che in questo tempo di continuo progresso tecnologico vanno costantemente a braccetto. L’utilizzo di Internet da parte dei più giovani, è fonte di grande preoccupazione. La consapevolezza è che, molto spesso, non basta il controllo da parte degli adulti per scongiurare condivisioni di contenuti privi di filtri o incontri nelle varie piazze virtuali, che molte volte si trasformano in vere e proprie trappole.

La strada per salvaguardare i minori deve sempre partire da una corretta informazione e da un uso consapevole di internet. Un dialogo franco e corretto, dove ascolto, attenzione e fiducia devono essere le coordinate per una buona riuscita dell’azione educativa.

Promuovere la cultura della sicurezza in questo campo, significa imparare a conoscere il mondo di internet, ad avere un codice di auto regolamentazione e adottare strategie di non adescamento, imparando a come comportarsi sulle autostrade virtuali, con la consapevolezza che il computer è un oggetto; tutto dipende da come si conduce il gioco. Gli alunni/e della classe III E, attraverso incontri formativi e attività laboratoriali, hanno fatto tutto questo, vivendo ogni esperienza ed attività con responsabilità e interesse.

Protagonisti nella manifestazione conclusiva hanno presentato, attraverso una raccolta di informazioni e una serie di interviste coinvolgendo le classi III A e III B, alcuni docenti e collaboratori, un articolato video che ha racchiuso le peculiarità della scuola e dell’attività proposta, una interessante monitoraggio, attraverso la somministrazione e rielaborazione di un questionario e la presentazione di un corto, sempre preparato ed animato dai ragazzi, che ha saputo ben documentare la problematica affrontata.

Saper riconoscere i segnali di abuso e rafforzare la rete di protezione devono essere i primi frutti dell’impegno affrontato e sui quali saper costruire tutto il resto, con l’intento di rompere il muro di inadeguatezza e di omertà che condanna tanti minori ad esperienze angosciose, ferendone senza rimedio la loro crescita. Le responsabili lametine Annalisa Gioiello e Maria Rita Di Cello, impegnate nel percorso proposto, considerati gli input dati agli alunni nel corso dell’esperienza progettuale, hanno espresso grande soddisfazione per gli output consegnati a conclusione dei laboratori, rivolgendo un sincero plauso alla dirigente ed alle docenti delle classi interessate dal progetto, Danila Benincasa e Rosetta Gambarani, per come hanno supportato l’intero percorso di sensibilizzazione, contribuendo in modo fattivo sulla riuscita dell’esperienza progettuale.

 

Movimento Vivere In di Lamezia Terme

 


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