L’antica città di Terina ritorna al suo splendore: sabato 19 novembre alle 11, presso la località Iardini di Renda di Lamezia Terme, sarà inaugurato il Parco archeologico.
Saranno presenti Mario Oliverio, presidente della Regione Calabria, Paolo Mascaro, sindaco di Lamezia Terme, Salvatore Patamia, segretario regionale del Mibact per la Calabria, e Fabrizio Sudano, funzionario archeologo Mibact e direttore scientifico dello scavo.
L’inaugurazione del Parco archeologico di Terina rappresenta la conclusione di un progetto di campagne di scavi, indagini archeologiche e restauro delle strutture antiche portate alla luce grazie ad un importante finanziamento di Fondi europei.
Oltre alle strutture già presenti, durante questi lavori sono state portate alla luce alcune strade, una delle quali larga più di sei metri, che si incrociano ad angolo retto, delimitando isolati rettangolari. Un vero e proprio impianto urbanistico regolare esteso su una vasta area che è l’ennesima conferma dell’esistenza della città di Terina.
Ricordiamo che Terina fu una delle città più importanti e ricche della Magna Grecia. Venne fondata alla fine del VI secolo a.C. da un gruppo di abitanti di Crotone, nel 365 a.C. cadde sotto il dominio dei Bruzi e poi dei Romani, dopo la vittoria di Pirro nel 275. Nel 203 fu distrutta da Annibale e i suoi abitanti si spostarono nei territori circostanti della Piana lametina.
Il grande archeologo Paolo Orsi fu il primo ad ipotizzare nel 1916 che Terina fosse a S. Eufemia ma la conferma definitiva arrivò solo nel 1997, quando altri ritrovamenti furono studiati e salvati grazie all’intervento di volontari e appassionati di archeologia locale.
I reperti archeologici più significativi rinvenuti negli scavi sono esposti al Museo Archeologico di Lamezia Terme mentre il cosiddetto Tesoro di Sant’Eufemia, una serie di meravigliosi gioielli in oro ritrovati nel 1865 durante lavori agricoli nella stessa località di Jardini di Renda, si trova al British Museum di Londra, dove arrivò con modalità misteriose.