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2 gennaio 2016

News Lamezia e lametino

L’appello del Vescovo Cantafora nella Giornata mondiale della Pace


«Non ci sono anche a Lamezia, famiglie che mancano di lavoro, terra e tetto? Vorremmo dire di no, ma non possiamo. Tutti sappiamo quanti padri e madri di famiglia soffrono per la mancanza di un lavoro dignitoso. Quanti giovani sono alle porte della disperazione, perché si vedono privati del futuro». E’ il monito del vescovo di Lamezia Terme Luigi Cantafora che ha presieduto il solenne Pontificale della Solennità di Maria Madre di Dio nel primo giorno del nuovo anno, giorno in cui la Chiesa celebra la Giornata mondiale della Pace.

Dal pastore della Chiesa lametina, un nuovo appello all’impegno di tutti i lametini per la costruzione del bene comune nella città di Lamezia e un ringraziamento accorato «a quanti nella nostra Chiesa lottano contro la globalizzazione dell’indifferenza. In particolare penso alla Caritas diocesana con le sue istituzioni e alle varie associazioni caritative, le Conferenze di San Vincenzo de Paoli, le Misericordie e tutti i laici che all’interno del proprio movimento, della propria parrocchia e della propria associazione testimoniano la misericordia di Dio verso i più deboli. Solo la misericordia tra gli uomini edifica la pace. La pace è frutto speciale della misericordia».

Nell’omelia, il presule si è soffermato su alcuni passaggi del Messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale della Pace «Vinci l’indifferenza e conquista la pace», riconoscendo come ci sia «una globalizzazione dell’indifferenza che è anzitutto indifferenza verso Dio da cui nasce l’indifferenza verso il prossimo. C’è chi è particolarmente informato di tutto ciò, ma non si lascia coinvolgere dalla sofferenza altrui. Resta impassibile spettatore di fronte a una storia in cui aumentano le vittime e i soprusi. Ma, poi c’è l’indifferenza di chi non vuole scomodarsi e preferisce restare chiuso nella propria comodità benestante ma spregevole. L’indifferenza genera il disimpegno, l’apatia nei confronti del bene comune, il disinteresse verso il dolore altrui. Il Santo Padre ci esorta a vincere l’indifferenza con la Misericordia e la solidarietà. La misericordia è il cuore di Dio. E questo cuore batte forte in qualunque luogo in cui la dignità umana soffre».

Dal vescovo di Lamezia, il pensiero per «le centinaia di persone morte nel nostro mare nell’anno appena trascorso», in particolare «le immagini dei bambini morti, portati dalla corrente del mare sulle spiagge della Turchia, della Grecia e delle isole del mare Egeo, che restano indelebili nella nostra mente. Noi cristiani non possiamo celebrare il Natale senza unirci con il cuore a tanti fratelli e sorelle nella necessità; non possiamo crogiolarci dietro le luminarie che nascondono i drammi del mondo. Il Papa ci invita a costruire la pace, lottando contro l’indifferenza».

«Durante questo Anno giubilare, sentiamoci impegnati in modo speciale per vincere l’indifferenza tra noi», ha concluso Cantafora affidando il nuovo anno a Maria, Regina della pace «perché ci sia pace nelle nostre famiglie, nella nostra città, nella nostra Chiesa, nella nostra nazione; e l’umanità diventi sempre più una sola famiglia nella carità e nella pace di Cristo».


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