di Antonio Ciappina
Leonida Repaci è stato uno degli intellettuali di spicco del 900, nacque il 5 aprile del 1898 a Palmi. Si laureò in giurisprudenza ma da subito mostrò l’interesse per la letteratura, diventando anche un poeta, drammaturgo e pittore. La sua prima produzione letteraria è stata L’Ultimo Cireneo, pubblicata nel 1923,dove racconta la sua esperienza e il suo ferimento durante la Prima Guerra Mondiale. Da lì in poi saranno pubblicate moltissime opere, ma senza dubbio la più importante rimane La Storia Dei Rupe nel 1933, dove lo porterà a vincere il Premio Bagutta. La sua fama di eccellente scrittore, lo porterà a fondare concorsi e premi letterari, come quello Viareggio fondato a Milano nel 1929.
Repaci scrisse diversi libri dedicati alla sua amata Calabria come Calabria Grande e Amara e La Pietrosa di Palmi, luogo cui lo scrittore era profondamente legato a questo angolo di paradiso della Costa Viola, tanto da dire che non esiste luogo più bello al mondo della Pietrosa, perché c’è dentro storia e fatica umana. La Pietrosa di Palmi era una zona abbandonata e incolta, che i coniugi Repaci le diedero vitalità, tanto da creare qui la loro villa estiva, che poi su volontà dello stesso Repaci, verrà donata al comune della cittadina che si affaccia sulla Costa Viola.
Un angolo spettacolare della Pietrosa e che si trova vicino la villa è la Guardiola; si tratta di una terrazza a picco sul mare, dove si vedono in lontananza le Isole Eolie, dove qui Repaci si sedeva e contemplava il paesaggio, traendo ispirazione per le sue opere. Le opere di Repaci, sono quasi esclusivamente autobiografiche, che rispecchiano il suo vissuto, attraverso il racconto della sua esperienza in guerra, ma anche tematiche sociali, politiche e legami sentimentali e con la propria terra.
Personaggio intransigente, dopo la Prima Guerra Mondiale,ottiene la medaglia d’argento. Ritornato a Torino si laurea in Giurisprudenza, inizia a frequentare ambienti di sinistra.
Proprio l’avvicinamento a questi ambienti, porta Gramsci a proporgli di collaborare alla rivista L’Ordine Nuovo. Il suo carattere introverso, lo porta subito ad opporsi al fascismo, tanto da sfidare a duello Galeazzo Ciano e successivamente ad entrar a far parte della resistenza.
Nel 1925 viene arrestato a Palmi insieme ad altri comunisti e socialisti, come presunto assassinio del gerarca fascista Rocco Gerocarni, da questo fatto, non sarà ben visto dai palmesi fino alla sua morte. Dopo aver fatto sei mesi di carcere, decide di lasciare il partito comunista, ma ugualmente porta avanti le su idee politiche e sociali, espresse nei suoi libri.
Figure di spicco come Repaci, sono purtroppo cadute nell’oblio della cultura e della letteratura scolastica e poco conosciute anche alla cultura popolare calabrese e palmese.
Antonio Ciappina