La Chiesa, infatti, in linea con la ritrovata sensibilità ambientalistica che si sta diffondendo in tutto il mondo, chiama oggi ad una conversione ecologica, legando il concetto ambientale a quello di ecologia sociale e culturale. Tutto ciò, investe le mentalità e richiede il rispetto, oltre che della natura, anche del patrimonio storico, artistico e culturale di una comunità e/o di un popolo.
Riportiamo il pensiero fondamentale dell’enciclica del Papa: “E’ ammirevole la creatività e la generosità di persone e gruppi che sono capaci di ribaltare i limiti dell’ambiente, modificando gli effetti avversari dei condizionamenti, e imparando ad orientare la loro esistenza in mezzo al disordine e alla precarietà. Per esempio, in alcuni luoghi, dove le facciate degli edifici sono molto deteriorate, vi sono persone che curano con molto dignità l’interno delle loro abitazioni, o si sentono a loro agio per la cordialità e l’amicizia della gente. La vita sociale positiva e benefica degli abitanti diffonde luce in un ambiente a prima vista invivibile. A volte è encomiabile l’ecologia umana che sviluppano i poveri in mezzo a tante limitazioni”.