Il Sud è un cammino lungo e lento. Spazi apparentemente aridi e invece comunicati voci silenziose che vengono da lontano.
Ecco un territorio tra sinuosità lucane e accenti pugliesi. Si pensi ad esempio a Irsina (Matera), Basilicata che è ancora un po’ Puglia. Ma solo negli accenti, nella lingua. Perché il paesaggio e la storia di questo piccolo borgo sono già compiutamente lucani.
Questa foto lo dice. Vaste distese verdeggianti, seminativi in ogni dove. Uno degli scorci più belli della Lucania tutta. Siamo non lontani anche dal confine dell’alto cosentino di paesi come Rocca Imperiale o Montegiordano. A Irsina, insomma, si parla forse pugliese ma si guarda e si pensa già lucanamente.
E poi cos’è la Puglia? Cosa sono le Puglie? Sono tante. Anzi, a ben pensarci, se si va nel nord della regione, area foggiana, il colpo d’occhio dovuto in gran parte all’intervento ottocentesco massiccio sul seminativo è simile proprio a quello irsinese. Dunque, anche quando sembra che ci si allontani e che i confini a qualcosa servano, ecco che poi ci si affratella ancora nei colori. Esisterà una Puglia diversissima da Irsina, certo.
Ma anche una simile, come si è visto. Allo stesso tempo, esiste una Lucania differente e più alta, non collinare. Si fa presto a dire Lucania, tra l’altro. Prendi la provincia di Potenza. Da Lavello a Terranova di Pollino e poi da Maratea a Genzano di Lucania e Palazzo San Gervasio. Non si contano le storie e le civiltà che si incontrano.
E così, la varietà è tanta, è lungo il viaggio e di strada da fare ce n’è sempre. Per scoprire novità e stupirsi di continuo.
Irsina vanta un lungo, largo e sinuosamente affascinante territorio, primo avamposto della regione venendo da Gravina e dalla Puglia. Un panorama effetto soprattutto, come si diceva, del vecchio seminativo.
Scenari oggettivamente bellissimi. Diremmo tra i più belli di tutta la Lucania. Siamo nella valle del Bradano. Terra di battaglie medievali e di bellezza, di natura, arte e ingegno. In città poi ammiri la bellissima Sant’Eufemia, attribuita a Mantegna. Qui respiri spazi derivanti da un territorio esteso e intrigante.
Da Irsina ammiri il monte Irsi. Ogni volta, anche a seconda delle stagioni, tornare a Irsina è una poesia diversa. Paese cerniera tra regioni, ha sempre goduto di un’autonoma fierezza. Se Matera ad esempio fu parte della Terra d’Otranto, questo non accadde per la piccola ma importante Irsina.
Passateci, passate in questa terra ricca di arte, natura, storia. Difficilmente potrete pentirvene.
Marino Pagano