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11 settembre 2017

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L’Università d’estate sull’Intelligence ha concluso con il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri


È stato il sottosegretario di Stato alla Giustizia Cosimo Ferri a concludere l’Università d’estate sull’Intelligence svolta per tre giorni a Soveria Mannelli presso la biblioteca Michele Caligiuri.

Introdotto dal sindaco della città Leonardo Sirianni e dal direttore dell’Università d’Estate Mario Caligiuri insieme al rettore dell’Università della Calabria Gino Crisci e dal direttore del Dipartimento di Lingue e Scienze dell’Educazione dell’ateneo calabrese Roberto Guarasci, l’esponente del Governo ha svolto un’ampia lezione molto apprezzata da studenti provenienti da tutta l’Italia durante la quale ha evidenziato che lo studio dell’intelligence nelle università è un’idea vincente e che anche la magistratura dovrebbe aumentare la formazione su questo tema.

Inoltre ha sottolineato le diverse attuali declinazioni della sicurezza che è non solo ordine pubblico ma anche tutela del benessere economico e patrimonio partecipato dei cittadini. Ha poi ribadito che la legge di riforma del settore del 2007 ha meglio definito il rapporto tra intelligence e magistratura, che occorre costantemente alimentare. Nella sua introduzione il Rettore Gino Crisci ha ribadito che occorre avere il coraggio dell’innovazione per superare il conservatorismo delle università italiane, ricordando il primato nazionale dell’ateneo di Arcavacata negli studi sull’Intelligence.

Per il direttore Roberto Guarasci una delle sfide principali delle università è di trasmettere in modo trasversale la conoscenza. A fine manifestazione, Mario Caligiuri ha definito la prima l’Università d’estate sull’Intelligence promossa in Italia un investimento culturale, dando appuntamento al prossimo anno per la seconda edizione.

La lezione di Cosimo Ferri, terminata con il consueto dibattito con gli studenti, è seguita a quelle svolte nei giorni precedenti dai componenti del Comitato Parlamentare di Controllo per la Sicurezza della Repubblica Giuseppe Esposito e Angelo Tofalo (l’intelligence rappresenta la stazione meteorologica di questo tempo e l’anima del Paese) e da Antonio Selvatici dell’Università Torvergata e Giuseppe Rao della Presidenza del Consiglio dei Ministri (la via della seta è una strategia economica, politica e culturale della Cina che potrebbe influenzare in modo decisivo il futuro del pianeta).

Co-direttore dell’Università d’Estate sull’Intelligence è stato Paolo Boccardelli, direttore della Luiss Business School, mentre il comitato scientifico era composto dal Segretario Generale della CRUI e Rettore dell’Università di Udine Alberto De Toni, dal Direttore di Limes Lucio Caracciolo, dal direttore del Centro Studi Americani Paolo Messa, dal professore emerito dell’Università di Firenze Umberto Gori, dal responsabile della sicurezza dell’Eni Alfio Rapisarda, dal direttore del Laboratorio del Mediterraneo Islamico dell’Università della Calabria Alberto Ventura e dal direttore del Laboratorio di Fonetica dell’Università della Calabria Luciano Romito.

Il Master in Intelligence e la Fondazione Italia Domani hanno organizzato la manifestazione con la collaborazione della Rubbettino Editore e dell’associazione Fiore di Lino. Radio Radicale ha seguito e documentato le lezioni, insieme a Liberi.tv e al sito del Centro Studi sull’Intelligence dell’ateneo calabrese intelligencelab.org.


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