
“Sulle vicende interne del M5S più che un giudizio politico, ormai si può esprimere solo un sentimento di pietas umana. Ogni giorno siamo costretti a assistere a vicende incomprensibili, che hanno sempre meno a che vedere con le emergenze di un Paese in enorme difficoltà, un Paese che si dibatte in una situazione drammatica. Questo continuare a rimirarsi l’ombelico non si riesce nemmeno più a commentare. Ha solo dell’incredibile”. Lo ha dichiarato all’Adnkronos il senatore, Gregorio De Falco, esprimendo un parere sulla pubblicazione del Manifesto di Rousseau, che certifica lo strappo politico tra la piattaforma e il M5S.
“Da spettatori – aggiunge il senatore eletto con il M5S, poi espulso e passato al gruppo Europeisti-Maie-Cd a Palazzo Madama – assistiamo a una vera e propria agonia, sulla quale, dal punto di vista cristiano, prima ancora che politico, si deve stendere un velo pietoso. Siamo all’atarassia, a uno stato di indifferenza per le umane sorti, mentre le persone soffrono e ci chiedono aiuto. Continuiamo a vedere faide per la spartizione e la conservazione del potere interno, che non interessano più nessuno, se non i 5Stelle coinvolti”.
“Ieri come senatori abbiamo incontrato le associazioni dei ristoratori, abbiamo ascoltato – e non lo dico retoricamente – il loro grido di dolore, per la chiusura delle attività, il crollo del fatturato, l’impossibilità di pagare personale e fornitori. Tanto è vero che alcuni di loro si sono suicidati. Per questo mi chiedo: ma i 5Stelle di cosa si occupano? Cosa pensano? Cosa fanno? La risposta è una sola: si occupano solo, soltanto e egoisticamente di se stessi non dei bisogni del Paese per i quali si sono fatti eleggere in Parlamento. Purtroppo”, ha concluso De Falco.