“Infiltrarsi nei partiti politici” è un metodo che usavano “i regimi”, osserva sulle modalità dell’inchiesta. “Non ci sono ambiguità da parte mia su questo – afferma – però torno sul tema, perché in 75 anni di storia repubblicana nessuno ha ritenuto di infiltrarsi in un partito politico e di riprenderne segretamente le riunioni”.
“E’ consentito? Lo chiedo a lei – prosegue rivolgendosi a un cronista – lo chiedo ai partiti politici, lo chiedo al presidente della Repubblica: è consentito da oggi? Perfetto, perché sappiamo che da oggi è consentito infiltrarsi nei partiti politici, riprenderne segretamente le riunioni. Lo sa perché glielo dico? Perché in altri tempi questi sono i metodi che usavano i regimi: infiltrarsi nei partiti politici”.
All’obiezione che si tratta di un metodo da inchiesta giornalistica, Meloni replica: “Guardi, non è un metodo giornalistico, perché è un metodo per il quale sono stati utilizzati degli investigatori”.
L’inchiesta condotta da Fanpage una “nuova frontiera dello scontro politico”. “Voglio essere chiara ancora una volta – afferma – anche perché penso che queste persone, che non hanno capito evidentemente dove si trovano, siano i migliori alleati e le migliori alleate di chi ci vuole male. Io penso che su questo bisogna essere molto determinati”.
“Dopodiché da qui ad arrivare a quello che leggo – continua – per cui qualcuno chiede lo scioglimento di un’intera organizzazione giovanile sulla base di fatti che riguardano alcune persone, io penso che, se la stessa inchiesta – vogliamo chiamarla inchiesta giornalistica? – si facesse in tutte le organizzazioni giovanili dei partiti politici, noi non sappiamo cosa potrebbe uscire. Non lo sapremo perché, nella storia della Repubblica italiana, non è mai accaduto quello che Fanpage ha fatto con Fratelli d’Italia, con nessun partito politico, con nessuna organizzazione giovanile, con nessuna organizzazione sindacale“.
“Non si è mai ritenuto – aggiunge – di infiltrarsi in una organizzazione politica, riprenderne segretamente le riunioni, riprendere anche i fatti personali di minorenni, selezionare che cosa mandare”.
Non c’è un minorenne in chiaro, le viene obiettato. “Ma c’erano minorenni ripresi – replica – mi pare che ci siano anche delle denunce dei loro genitori, no? Quindi c’erano dei minorenni. E selezionare cosa mandare e mandarlo non è mai accaduto. Io, per carità, prendo atto che questa è una nuova frontiera dello scontro politico, anche per come, chiaramente, la politica ha utilizzato” l’inchiesta. “Prendo atto che da oggi, nello scontro politico, è possibile infiltrarsi nei partiti politici e nelle organizzazioni sindacali, riprenderne segretamente le riunioni e pubblicarle discrezionalmente. Perché i partiti politici mi stanno dicendo che si può fare: ne prendo atto”, conclude.