Non solo immigrazione, ma anche contrasto alla droga, gestione dei beni confiscati e lotta alla mafia, alla ‘ndrangheta, alla camorra e l’organico dei vigili del fuoco che deve poter affrontare eventuali emergenze incendi con l’arrivo dell’estate. «C’è tanto da fare», ha commentato questa mattina in un’intervista radiofonica su Rtl 102.5 il ministro dell’Interno Matteo Salvini, appena insediato al Viminale.
Domani ci sarà la riunione del Consiglio affari interni a Lussemburgo, nel vertice Gai dei ministri dell’Interno e della Giustizia europei, e si parlerà di immigrazione e di riforma del sistema comune di asilo. Salvini non potrà partecipare perché impegnato per il voto di fiducia al Senato, ma ha dichiarato che una delegazione sarà presente per votare contro il documento in discussione che, «invece di aiutare, penalizzerebbe ulteriormente l’Italia e i paesi del Mediterraneo facendo gli interessi dei paesi del Nord Europa». «L’Italia», ha aggiunto, «non può essere trasformata in un campo profughi».
«C’è un’ottima squadra al ministero dell’Interno», ha osservato Salvini riconoscendo anche il lavoro svolto dal precedente titolare del Viminale, Marco Minniti. «Non voglio smontare ciò che è stato fatto di positivo, ma lavorerò per rendere ancora più efficaci le politiche di controllo e di espulsione».
Il ministro dell’Interno intende limitare le partenze dei disperati che affrontano il Mediterraneo rischiando di morire. Soltanto ieri sono state recuperate 48 vittime nelle acque al largo della Tunisia, e proseguono le operazioni di ricerca.