Il copricapo ha una storia antichissima, addirittura risale a migliaia di anni fa. Si tratta di un accessorio utile a offrire protezione dalle intemperie o dagli elementi climatici più in generale, come ad esempio un sole eccessivamente forte oppure una pioggia battente. Nel corso dei secoli i copricapi hanno subito dei cambiamenti estetici anche sulla base delle convenzioni sociali dell’epoca: si alternano modelli semplici ad altri molto più sofisticati e ornamentali. Per comprendere come un copricapo rifletta fedelmente la società d’appartenenza, basta pensare alle donne delle tribù indigene, le quali indossavano questi accessori decorati con delle piume e delle perle, poiché a stretto contatto con la natura. Persino oggigiorno i copricapi riflettono la condizione sociale di una persona, così come la sua età, il suo genere e così via; di fatto, la moda dei cappelli è vivissima.
I copricapi rappresentano un accessorio tra i più amati sia dalle donne sia dagli uomini e al di là dei modelli sportivi, tra i quali ultimamente impazzano i cappellini con visiera personalizzati, ce ne sono tanti altri che, nelle loro varianti, si adattano meglio a uno stile casual o elegante. Possiamo considerare i copricapi come un elemento chiave all’interno dell’abbigliamento moderno, e in tutto il mondo si sono diffusi modelli variegati. Alcuni modelli richiamano invece delle forme iconiche appartenenti a un’epoca passata, sia per omaggio che per una questione di funzionalità. Per saperne di più: ecco tutti i nomi e le caratteristiche dei modelli di copricapo.
Baseball Cap
Uno dei modelli di copricapo più in voga negli ultimi anni è il baseball cap, la cui ispirazione – come da nome – deriva dal noto sport americano. Se inizialmente il suo utilizzo era rilegato proprio al mondo del baseball, oggi è visto come un segno ben distinto di uno stile in particolare: lo street style. Sul mercato ci sono numerosi modelli realizzati con colorazioni e materiali differenti, anche se tutti hanno in comune la presenza dell’aletta ricurva. Grazie a quest’ultima, i baseball cap si contraddistinguono rispetto ai cappelli hip hop con la visiera rigida.
Cloche
Uno dei migliori modelli di copricapo moderni è la cloche, la quale si ispira all’omonimo cappello diffusosi negli anni ‘20, durante l’epoca del jazz. La sua particolare forma richiama una campana il cui movimento è in ascesa sul viso.
Pamela
Uno dei modelli di copricapo più utilizzati in estate è il Pamela, realizzato in paglia e caratterizzato da una tesa piatta ampissima. Questo cappello svolge una funzione imprescindibile nei mesi più caldi dell’anno, poiché riesce a proteggere la testa dai raggi solari.
Bucket Hat
Il bucket hat è un copricapo diffuso sul mercato perché si adatta a molteplici stili. Anche definito come il cappello alla pescatora, questo modello richiama il look urban degli anni ‘90, e nelle sfilate odierne viene indossato per completare gli outfit dal taglio vintage. Realizzato in materiale tecnico, il bucket hat risalta le forme del viso.
Basco
Un altro tra i modelli di copricapo dalle caratteristiche uniche è il basco, riconoscibile in tutta la sua sconfinata eleganza. Il basco, infatti, richiama quell’aura romantica e chic di Parigi, tanto da essere oggi considerato un simbolo culturale oltre che di stile. Il materiale più adoperato per la sua realizzazione è la lana, ragion per cui è ampiamente diffuso nei mesi invernali.
Beanie
Il beanie o cuffia è un modello classico che non invecchia mai, ma resta costantemente attuale nel corso del tempo. Si tratta di un copricapo autunnale e invernale realizzato in cashmere o in lana, ed è perciò adatto a proteggere la testa dal freddo, anche in caso di temperature molto basse. Nel corso degli anni sono state apportate delle modifiche al beanie, e ci sono modelli arricchiti da motivi variegati e da velette.