Canti e balli promettono di andare avanti per tutta la notte. “Un fiume di persone si è riversata in strada a Casablanca per celebrare la vittoria”, scrive ‘Al-Ayoum 24′. La corniche di Ain Diab è stata letteralmente invasa da giovani, donne, bambini, uomini e anziani “tutti esultanti per la storica vittoria, avvolti nelle bandiere nazionali”.
“Qui è la storia”, scrive France 24, ricordando come i Leoni dell’Atlante siano diventati la quarta squadra africana ad accedere ai quarti di finale della Coppa del Mondo. “Abbiamo disputato una partita enorme. I ragazzi hanno seguito il piano tattico. Siamo passati alla storia, soprattutto per il popolo marocchino. È storico per il Marocco e l’Africa. Quando c’è un cuore, l’energia e l’amore si vincono le partite”, ha commentato l’allenatore Walid Regragui dopo la partita. “Alcuni giocatori sono in ginocchio, ma per il Paese sono pronti a morire. Siamo in missione, dobbiamo smetterla di avere complessi”, ha aggiunto, sottolineando che “tutti i giocatori sono stati meravigliosi, hanno lottato fino all’ultimo minuto, abbiamo dato tutto quello che avevamo, ora dobbiamo riposare per pensare alla prossima partita”.
E intanto sulla stampa marocchina c’è già chi propone di erigere una statua al portiere Bounou, “l’eroe nazionale” che ha parato i primi tre rigori calciati dagli spagnoli.