De Magistris: “A Napoli manganellate per chi ha chiesto il cessate il fuoco”
“Il bilancio per chi ha chiesto giustizia per il popolo palestinese, la fine dell’occupazione israeliana, il cessate il fuoco, lo stop al genocidio e ai crimini di guerra dei sionisti israeliani, è di molte manganellate, con teste aperte e molto sangue”, afferma in una nota l’ex sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, presente agli scontri. “C’ero anche io per protestare contro l’uso politico della televisione pubblica da parte dell’amministratore delegato Roberto Sergio che schiera la radiotelevisione pubblica italiana a favore dello Stato d’Israele prendendo le distanze dal cantante Ghali che aveva osato parlare di genocidio”, aggiunge l’ex sindaco. “Tutti si devono schierare: o con gli oppressi o con gli oppressori. Io starò sempre dalla stessa parte della storia: per la Palestina libera fino alla vittoria”, conclude de Magistris.
M5S, Avs e Pd chiedono informativa urgente
In Aula è intervenuta la deputata Gilda Sportiello (M5S) “per chiedere un’informativa urgente del ministro Piantedosi perché stamattina, a Napoli, degli attivisti che stavano pacificamente manifestando fuori dalla sede Rai sono stati manganellati, aggrediti e feriti per aver chiesto che la nostra informazione pubblica sia imparziale e racconti anche cosa sta accadendo in Palestina. Questo è il paese che stiamo diventando, un paese in cui chiedere il cessate il fuoco è proibito. Piantedosi venga a spiegarci cosa è successo”.
Richiesta di informativa urgente condivisa da Pd e Avs. “Abbiamo visto immagini indegne di un Paese civile”, ha detto Piero De Luca (Pd) chiedendo chiarezza e che Piantedosi “venga immediatamente a riferire in Aula”. “Mi unisco ala richiesta – ha aggiunto Francesco Mari (Avs) – i manifestanti hanno tentato di affiggere uno striscione davanti alla sede Rai e questo ha provocato l’intervento delle forze dell’ordine”.