cicloturismo
28 luglio 2016

News

Nasce il sistema delle ciclovie turistiche nazionali


Tre protocolli d’intesa per la progettazione e la realizzazione delle prime ciclovie turistiche nazionali, previste dalla Legge di Stabilità 2016, sono stati firmati ieri dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, dal Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, e dai rappresentanti delle otto Regioni coinvolte.

I protocolli d’intesa, concordati in questi mesi con le Regioni, danno il via al percorso amministrativo dei prossimi mesi di Ministeri e Regioni per la progettazione e la realizzazione delle opere. Hanno firmato, con il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, per la Regione Emilia Romagna l’assessore Sergio Venturi, per la Regione Campania il vicepresidente Fulvio Bonavitacola, per la Regione Piemonte l’assessore Francesco Balocco, per la Regione Toscana l’assessore Vincenzo Ceccarelli, per la Basilicata l’assessore Nicola Benedetto e per la Regione Puglia il vicepresidente Antonio Nunziante.

I tre protocolli d’intesa riguardano la progettazione e la realizzazione di:
Ciclovia Ven-To da Venezia (VE) a Torino (TO), siglato tra Mit, Mibact e Regioni Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte;
Ciclovia del Sole da Verona (VR) a Firenze (FI) siglato tra Mit, Mibact e Regioni Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Toscana;
Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese da Caposele (AV) a Santa Maria di Leuca (LE), siglato tra Mit, Mibact e Regioni Campania, Basilicata e Puglia.

I percorsi delle tre ciclovie turistiche nazionali
La Ciclovia Ven-To prende spunto dal progetto Ven-To «In bicicletta da Venezia a Torino lungo il fiume Po» redatto dal Dipartimento di Architettura e Pianificazione del Politecnico di Milano consiste in una ciclovia di 680 chilometri che corre lungo il fiume Po, in parte sugli argini, in parte lungo ciclabili esistenti e in parte su tracciati ancora da attrezzare, che vuole collegare Venezia a Torino attraversando altri 121 comuni, ricchi di beni artistici e architettonici e salendo fino a Milano accanto ai navigli.

Sarebbe la più lunga infrastruttura per il cicloturismo in Italia e nel sud Europa, inserendosi nella direttrice Eurovelo 8 in connessione con Eurovelo 5 e Eurovelo 7. Attraversa 4 regioni, 12 province, oltre 120 comuni e 242 località e paesaggi culturali, incrociando lungo il proprio percorso una varietà di bellezze artistiche, monumentali, ambientali e naturali, luoghi di storia, cultura e di produzione lungo il corso del Po.

La Ciclovia del Sole, della lunghezza di circa 300 chilometri, fa parte del più ampio progetto della Ciclopista del Sole, ideato dalla Fiab per coprire 3 mila chilometri, parte integrante di Eurovelo 7. Una prima tratta, dal Brennero a Verona e Lago di Garda, è stata già completata, pur in assenza di un coordinamento nazionale. La prossima tappa, che attraversa 4 regioni, è di estendersi da Verona a Firenze, con l’obiettivo successivo di raggiungere la Capitale. Il tracciato è già costellato di numerose ciclabili in sede propria.

Il progetto di Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese nasce dalla volontà della Regione Puglia, Assessorato alle Infrastrutture e Mobilità, di rendere accessibile al pubblico e percorribile in bicicletta, quale greenway, la strada di servizio, normalmente vietata all’accesso e al transito ordinario in quanto destinata soltanto al personale autorizzato, che corre lungo il Canale Principale dell’Acquedotto pugliese.

Si tratta di circa 500 chilometri attraverso 3 regioni. Il tracciato è stato già individuato all’interno del progetto di cooperazione internazionale di cui è capofila la Regione Puglia e la ciclovia dell’Acquedotto, d’intesa con la Fiab, titolare del marchio Bicitalia, è diventata variante pugliese dell’itinerario n. 11 («Ciclovia degli Appennini») della rete ciclabile Bicitalia.

Il valore potenziale del cicloturismo in Italia
Oltre a inserirsi in una politica per la mobilità sostenibile e dolce, e a promuovere in generale l’uso della bicicletta, che in Italia si attesta solo al 3,8%, la rete delle ciclovie turistiche nazionali, vuole contribuire a sviluppare il cicloturismo in Italia.

Secondo dati del 2012, in Europa il cicloturismo ha contato oltre 2 milioni di viaggi e 20 milioni di pernottamenti per un valore totale di 44 miliardi di euro. E’ sviluppato prevalentemente nel Nord del continente e il maggior numero di cicloturisti inoltre sono di nazionalità tedesca.

In Francia, principale meta dei cicloturisti, sempre nel 2012 il cicloturismo ha generato un fatturato di oltre 2 miliardi. La Francia è inoltre la più importante destinazione per i tour-operator che si occupano di cicloturismo. In Germania nello stesso anno il cicloturismo ha generato 9 miliardi di fatturato.

Il valore potenziale del cicloturismo in Italia è stimabile in circa 3,2 miliardi annui.


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