di Giampiero Scarpino
Nel 1582, per eliminare le differenze col computo astronomico, il papa della chiesa cattolica Romana Gregorio XIII decise di modificare il calendario introdotto da Giulio Cesare, chiamato in suo onore giuliano.
Furono cancellati i giorni tra il 5 ed il 14 ottobre di quell’anno e questo provocò uno sfasamento tra il calendario gregoriano, adottato dai cattolici romani e dai protestanti, e il calendario giuliano ancora in uso in molti paesi Cristiani Cattolici Ortodossi, ed era in uso anche qui in occidente ( PS quando è nato Gesù era in uso il vecchio calendario giuliano,quindi ovvio Gesù è nato nella vera data del vecchio calendario giuliano). Dunque oggi bisogna augurare Buon Natale ai fratelli Ortodossi. Ma non a tutti. In Grecia infatti il Natale viene uniformato al nostro Natale. Quindi 25 Dicembre.

L’ottobre scorso la Chiesa Ortodossa Ucraina, che non è allineata con quella Russa, ha accettato di consentire ai fedeli di celebrare il 25 dicembre. Oggi anche in Calabria sono in tanti, non ucraini e non Greci a festeggiare il Natale, da Reggio a Stilo ad altri luoghi. Tantissimi auguri a loro. La religione Ortodossa è cultura. Chiunque almeno una volta nella vita desidera partecipare al rito Ortodosso. La bellissima comunità di San Giovanni Battista di Acquaformosa in provincia di Cosenza, tra le tante, potrebbe essere un luogo dove vivere questi attimi, in una chiesetta fantastica che richiama il Duomo di Monreale e dove resti estasiato dai bellissimi mosaici e dal fantastico Cristo Pantocratore.
Giampiero Scarpino