La neurologa Amalia Cecilia Bruni
17 settembre 2016
La neurologa Amalia Cecilia Bruni

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Nel mese mondiale dell’Alzheimer, diverse le iniziative programmate dal Centro regionale di neurogenetica


Anche quest’anno, il Centro regionale di neurogenetica di Lamezia Terme, diretto dalla dottoressa Amalia Cecilia Bruni, in collaborazione con l’Associazione per la ricerca neurogenetica e «Casa Alzal», ha programmato per settembre, mese mondiale dell’Alzheimer, una serie di iniziative per sensibilizzare la popolazione sul tema della demenza.

In particolare, mercoledì 21 settembre si terrà un open door di 12 ore continuative al Centro regionale di neurogenetica, che si trova al quinto piano dell’ospedale «Giovanni Paolo II», per accogliere familiari e pazienti o chiunque volesse informazioni, aggiornamenti o volesse porre domande in merito alla malattia di Alzheimer. A disposizione ci saranno gli operatori del centro, neurologi, psicologi e assistenti sociali.

Anche l’Associazione per la ricerca neurogenetica porterà avanti una serie di iniziative in questo mese mondiale dell’Alzheimer, che non si terranno solo a Lamnezia Terme, ma anche nel resto della regione e all’estero.

Lunedì 19 settembre, infatti, il presidente dell’associazione Antonio Laganà parteciperà con la dott.ssa Teresa Dattilo alla quinta Conferenza Europea sulle Demenze che si tiene ad Enger in Germania per parlare dell’esperienza di «Casa Alzal», la casa di accoglienza e assistenza per malati di demenza e per le loro famiglie inaugurata 15 anni fa a Lamezia Terme.

Un riconoscimento che attesta come l’Associazione per la ricerca neurogenetica di Lamezia Terme sia diventata ormai punto di riferimento europeo, grazie al lavoro portato avanti giornalmente nel campo delle demenze e, soprattutto, grazie all’innovativo progetto che punta all’integrazione generazionale, in quanto i giovani volontari del servizio civile affiancano gli ospiti e le loro famiglie, insieme agli operatori, in un percorso di scambio e confronto reciproco.

Punto di forza dell’intero progetto è anche l’integrazione e il lavoro comune portato avanti da diverse associazioni di volontariato presenti sul territorio, in quanto rappresenta l’elemento determinante per una reale crescita e sensibilizzazione del territorio alle tematiche sulla demenza.

L’Associazione per la ricerca neurogenetica, che opera sul territorio da oltre 25 anni con azioni concrete e progetti che hanno inciso in modo determinante sul territorio, ha anche ottenuto, proprio per l’esperienza di «Casa Alzal», il premio Efid consegnato a Bruxelles direttamente dalla regina di Belgio.

Sabato 24 settembre, invece, i rappresentanti dell’Arn saranno a Reggio Calabria, per portare la loro esperienza al convegno organizzato da Alzheimer Reggio, dove relazionerà anche la la dottoressa Bruni.

Il 21 e il 28 settembre torna invece, al Parco Peppino Impastato, «Caffè Alzheimer», il percorso psico-educativo realizzato dai gruppi di sostegno per i familiari dei malati, realizzato dal Centro e dall’Associazione insieme agli ospiti di «Casa Alzal». L’iniziativa, realizzata anche negli anni passati ogni mercoledì pomeriggio, ha riscosso grandi consensi, per l’approccio innovativo ed efficace nell’assistenza ai malati e ai loro familiari.


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