“Il regime è in difficoltà, la giornata romana di ieri fa da spartiacque tra vecchio e nuovo, ma media mainstream, questure e partiti del sistema non sono in grado di leggere i fatti, (perché non gli conviene e hanno paura), e danno la croce addosso ad un movimento politico che non rappresenta che una piccolissima componente delle centinaia di migliaia di italiani esasperati, perché minacciati nello stesso diritto elementare al lavoro e alla sopravvivenza, che hanno invaso prima piazza del popolo e poi le strade del centro della Capitale per puntare ai palazzi dell’odiato potere”.
“Dell’antifascismo, e con esso delle vecchie categorie ideologiche del secolo scorso, buone solo a favorire gli interessi del divide et impera, al popolo attaccato con violenza e ferocia inaudite dal regime – e non solo in piazza, come tutti hanno potuto vedere, ma nei diritti fondamentali e naturali – non interessa nulla. Il popolo deve solo difendere con le unghie e con i denti la propria libertà – continuano – e non è certo arrestando alcuni nostri dirigenti che il sistema impaurito e nervoso potrà fermarlo; nemmeno lo scioglimento di Fn potrebbe invertire la rotta di quanto sta avvenendo e avverrà nelle prossime settimane“.