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16 luglio 2016

News

Nuovo stop al Ddl Concorrenza. Esultano i notai. Gongolano gli assicuratori


Si tessono le lodi del libero mercato ma poi nel testo della legge sulla Concorrenza si assecondano i desiderata dei notai: verrà mantenuto l’obbligo di passare per uno studio notarile per costituire una semplice Srl. Un favore bipartisan visto che è stato votato dal centro-sinistra e dal centro-destra.

Ma pure la potente lobby delle assicurazioni si prepara a incassare un bel risultato. Gli assicurati non sono tutti uguali ma chi è virtuoso non si capisce perché debba essere discriminato e subire continui aumenti per il solo fatto di risiedere a Napoli piuttosto che a Milano.

Una norma inserita un anno fa nel testo – proposta da un gruppo di parlamentare Pd campani e approvata alla Camera – prevede che chi non fa incidenti da 5 anni e installa una scatola nera «ha diritto a una tariffa commisurata a quella media migliore sul piano nazionale». Troppo per gli assicuratori che possono – pare – contare sul governo che bolla gli sconti per i virtuosi – a prescindere dalla residenza geografica – come ritorno ai prezzi amministrati.

Sono passati quasi due anni dalla presentazione originaria del testo del Ddl Concorrenza (che arrivò in Parlamento già annacquato in quanto la Lorenzin riuscì a far depennare la liberalizzazione dei farmaci C dalla bozza definita dall’allora ministro dello Sviluppo economico Guidi) e la legge è ferma al Senato e il 13 luglio ha subito un nuovo – ennesimo – stop dopo esser stato svuotato in continuazione.

In queste ore è in corso un vertice al ministero dello Sviluppo economico per trovare la quadra e tentare di approvare entro la pausa agostana il testo in Senato. Sarà la volta buona?

Inanto però si contano le tante le occasioni perse: da una regolamentazione del mercato elettrico in vista della fine delle tariffe «amministrate» senza la quale si rischia di regalare ai principali fornitori milioni di utenze, a una disciplina del cosiddetto trasporto non in linea (Uber in primis) al momento bloccata per un cavillo; da una piena riforma della vendita dei farmaci senza obbligo di ricetta fino alla vendite immobiliari non residenziali senza notaio.

Unico punto da sottolineare: nei contratti di telecomunicazioni (telefonia, Adsl, Pay tv) il diritto di recesso potrà essere esercitato nella stessa forma con cui il contratto è stato sottoscritto. Ovvero al telefono se abbiamo attivato un piano tariffario tramite call center.
Enrico Cinotti
(testmagazine.it)


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