Il gip distrettuale di Catanzaro ha emesso un provvedimento di obbligo di dimora nel comune di residenza per il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, del Pd. L’accusa l’accusa contestata dalla Dda di Catanzaro al presidente Oliverio è l’abuso di ufficio.
Il provvedimento è stato emesso nell’ambito dell’operazione Lande desolate condotta dalla Guardia di finanza di Cosenza in materia di appalti pubblici. Agli indagati dell’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, diretta da Nicola Gratteri, vengono contestati, a vario titolo, i reati di falso, corruzione e frode in pubbliche forniture.
L’operazione riguarda, secondo quanto si è appreso, due appalti, uno sul Tirreno Cosentino, ed uno riguardante un impianto sciistico di Lorica in Sila. Nei confronti di alcuni indagati viene ipotizzata anche l’aggravante dell’art. 7 per avere agevolato la cosca di ‘ndrangheta Muto di Cetraro.
L’inchiesta ha portato all’emissione di 16 provvedimenti. In carcere l’imprenditore Giorgio Barbieri, 42 anni. Ai domiciliari: Vincenzo De Caro, 66 anni, Gianluca Guarnaccia, 43 anni, Carmine Guido, 56 anni, Marco Trozzo, 46 anni, Francesco Tucci, 63 anni, Luigi Zinno, 64 anni. Obbligo di dimora nel comune di residenza per il presidente Mario Oliverio e per Marco Oliverio 46 anni.
Divieto temporaneo di esercizio di attività professionale per Carlo Cittadino 43 anni residente a Roma, Ettore della Fazia, 58 anni residente a Roma, Gianbattista Falvo, 62 anni residente a Mendicino. Misura cautelare della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio per Guzzo Rosaria 63 anni, Pasquale Latella 54 anni, Damiano Francesco Mele 52 anni, Paola Rizzo 49 anni.