Padre Paolino Tomaino, l’unico missionario lametino in Uganda da sessant’anni, è deceduto da poche ore e già si sente la sua mancanza.
Il religioso ha donato la sua vita per i popoli africani dedicando ogni giorno della sua esistenza a combattere la povertà, a diffondere il valore della cultura che è l’unica arma per sconfiggere le ingiustizie sociali.
Negli anni ha costruito ospedali, pozzi, strade e soprattutto scuole/dormitori offrendo ai bambini ugandesi accoglienza, sicurezza, pasti quotidiani ed istruzione. Era orgoglioso, Padre Paolino, quando i bambini che lui ha accolto, grazie alla sua opera, sono diventati insegnanti, medici ma anche ministri e dirigenti.
Sono migliaia i benefattori che hanno sostenuto la sua azione, sparsi in tutta Italia. Da oltre vent’anni l’Associazione Amici di Padre Paolino con sede a Lamezia Terme, si è preoccupata di coordinare, raccogliere e convogliare il fiume di beneficenza che si è da sempre canalizzato nei confronti delle missioni di Padre Paolino. “Le tante offerte spontanee sono il segno – spiega il Presidente Francesco Talarico- della fiducia senza ombre che Padre Tomaino è riuscito a conquistare nei decenni, dando sempre conto delle opere costruite, dei risultati raggiunti con le somme ricevute”.
Ora parte del popolo ugandese si sente orfano di un papà buono ed affettuoso che ha sempre accolto, facendo propri i problemi di tutti e cercando di dare risposte concrete ai bisogni.
Sono in tanti a chiedersi cosa succederà ora che il religioso non è più con noi.
Il vicepresidente dell’Associazione Donatella Villella rassicura affermando che l’opera umanitaria di Padre Paolino andrà avanti senza battute d’arresto, nel suo nome. “Noi continueremo a realizzare il sogno di Padre Paolino e saremo presenti in Uganda sostenendo fattivamente i missionari comboniani che hanno affiancato il religioso negli ultimi anni. Non lasceremo sole le famiglie.”
L’Associazione continuerà dunque l’opera di raccolta delle offerte anche tramite le adozioni a distanza.
“Si ricomincia con il progetto “Diamo scarpe al sogno di Padre Paolino”, per coprire i piedi nudi dei bambini ugandesi e soprattutto per consentire loro di camminare verso il futuro, in senso fisico e soprattutto metaforico” comunica Talarico.
L’Associazione, ora più che mai, sente di dovere raccogliere l’eredità morale di Padre Paolino e di continuare a rendere realizzabile l’utopia di Padre Paolino, che era ed è quella di rendere il mondo più bello, regalando sorrisi e serenità ai bambini in difficoltà.