Una cifra, prosegue, “che invece di ridursi per favorire l’auspicato aumento della natalità, registrerà un ulteriore rincaro, che si aggiunge agli aumenti che, per effetto dell’inflazione, i prodotti per la prima infanzia già subiscono in misura superiore al resto del carrello della spesa. In particolare, infatti, gli alimenti per la prima infanzia hanno registrato negli ultimi 8 mesi incrementi a doppia cifra (con un rincaro medio del 15% rispetto all’anno precedente) a fronte di un indice generale attualmente stimato al +5,3%”.
E si chiede: “Quale sarebbe la strategia di questo governo? Sicuramente non quella di andare incontro alle difficoltà delle famiglie che hanno vissuto un anno nero e quello che si avvicina sarà ancora più fosco, con venti di guerra che rischiano di far aumentare ancora di più i prezzi. Eviteremmo poi dichiarazioni trionfalistiche sulle sofferenze delle persone che suonano più come sarcasmo: i prezzi dei prodotti di prima necessità sono ancora troppo alti”, conclude.