Il restante 60%, aveva spiegato, è relativo ad un complesso di opere infrastrutturali di collegamento e di potenziamento della rete stradale e ferroviaria sui versanti Sicilia e Calabria, oltre ad un numero considerevole di interventi di riqualifica del territorio e di opere di mitigazione del rischio idrogeologico nell’area.
Se paragoniamo questo importo con quello relativo agli investimenti in infrastrutture che sono stati destinati alla sola direttrice Alpi – Sicilia, vale a dire la parte italiana del corridoio strategico europeo scandinavia – mediterraneo, investimenti che ammontano attualmente a circa 80 miliardi di euro per infrastrutture ferroviarie e circa 30 miliardi di euro per quelle stradali, aveva sottolineato, “ci rendiamo conto quanto poco significativo sia l’importo necessario per realizzare il ponte (come detto circa 4,5 mld di euro) rispetto al totale degli investimenti suddetti (circa 110 mld di euro)”.