A breve partiranno i lavori di realizzazione della banchina di ponente del porto di Gioia Tauro. E’ stato sottoscritto il contratto tra l’Autorità portuale di Gioia Tauro e la Fincosit, impresa italiana tra le maggiori del settore dell’ingegneria civile con un’alta specializzazione nel campo marittimo.
Del valore di circa 12,6 milioni di euro, il progetto punta a completare il banchinamento del porto di Gioia Tauro che, in questo tratto, avrà una profondità di fondali pari a 17 metri.
Si tratta di una porzione di banchina di circa 400 metri di lunghezza che assume rilevanza strategica per la politica di sviluppo dello scalo e, soprattutto, per la diversificazione delle relative attività portuali. L’opera dovrà essere ultimata in un anno dall’inizio dei lavori e sarà finalizzata alla creazione dell’accosto del bacino di carenaggio.
Passo dopo passo, l’Ente, guidato dal commissario straordinario Andrea Agostinelli, punta ad offrire allo scalo calabrese un’ulteriore infrastruttura, al fine di realizzare un polo cantieristico, indirizzato ad implementare e diversificare le attività lavorative attualmente presenti nello scalo calabrese.
Con questo obiettivo, attraverso una precedente gara pubblica, è stato individuato lo Studio Prosperi di Taranto che, sul mercato internazionale, indicherà le caratteristiche tecniche- funzionali di cui dovrà essere dotato il bacino di carenaggio da acquistare.
Il porto di Gioia Tauro mira, quindi, ad essere un punto di riferimento, anche, nell’offerta del servizio di manutenzione delle portacontainer medio-grandi all’interno del circuito internazionale del Mediterraneo.
La realizzazione del bacino di carenaggio si inserisce nella complessiva programmazione di rilancio dello scalo, portata avanti dall’Ente che è impegnato nell’attività di sviluppo infrastrutturale del porto. Nel contempo, l’attività di diversificazione determinerà la possibilità di poter procedere a nuove assunzioni di personale, da impegnare in questo specifico servizio.