"Potrebbe essere spia Urss", i sospetti della Svizzera su Alberto Sordi
12 gennaio 2024

News

“Potrebbe essere spia Urss”, i sospetti della Svizzera su Alberto Sordi


Alberto Sordi poteva essere una “potenziale spia”, magari al servizio dell’Unione Sovietica, capace grazie alla sua disinvoltura e fama di carpire segreti militari da rivelare ai “nemici”. Con questa incredibile motivazione, degna della trama di un film, il grande attore dovette rinunciare al suo sogno di prendere casa tra le montagne svizzere agli inizi degli anni ’60.

La storia curiosa, che risale al 1962, è appena venuta alla luce, grazie a una ricerca condotta negli archivi cantonali e federali della Svizzera dal regista Felice Zanoni, che l’ha resa nota su “Urner Wochenblatt”, il giornale del Canton Uri. In quell’anno Sordi si vide, infatti, negare dalle autorità elvetiche la possibilità di acquistare una grande proprietà ad Andermatt, celebre località sciistica nella valle di Orsera, punto di confluenza delle strade che conducono a tre importanti passi alpini: San Gottardo, Furka e Oberalp. Qui l’attore avrebbe voluto costruire una villa per le sue vacanze invernali.

Per l’esercito svizzero e per il governo federale di Berna Alberto Sordi era ritenuto una possibile minaccia alla sicurezza nazionale, stando alla lettura delle carte fatta da Zanoni. Sordi avrebbe voluto acquistare un terreno edificabile ad Andermatt: il Comune e il Canton Uri furono subito d’accordo. Il no arrivò però da Berna. Andermatt all’epoca era anche una importante base militare. E l’esercito fece opposizione all’arrivo del principale interprete della commedia all’italiana, protagonista di tante pellicole di straordinario successo come “I vitelloni”, “Il vigile”, “Un americano a Roma”, “Il medico della mutua” e “Il marchese del Grillo”.

Nei documenti trovati da Zanoni alti ufficiali si rivolsero al Consiglio federale elvetico affermando che l’acquisto, da parte di uno straniero, di un terreno così vicino a infrastrutture militari importanti avrebbe potuto essere una minaccia per la sicurezza nazionale. In ogni straniero all’epoca si vedeva una potenziale spia, ricorda Zanoni.

Alberto Sordi fece ricorso contro il diniego ma non riuscì a far cambiare idea alle autorità elvetiche. A sostenerlo anche Franz Muheim, allora celebre avvocato e politico del Canton Uri. Muheim ricordò al Consiglio federale che sulla strada del San Gottardo passavano centinaia di turisti stranieri che potevano osservare le installazioni militari di Andermatt. Il Consiglio federale prese però posizione a favore del Dipartimento della difesa. E così niente casa per le vacanze ad Andermatt per l’attore italiano tra i più amati.


Leggi anche...



News
Internazionali, la denuncia di Nishioka:...

"Mi hanno detto 'forza sushi'. A Roma succede". Il giapponese Yoshihito Nishioka, numero 74...


News
Sinner da favola, domina Ruud e vola in semifinale...

Jannik Sinner vola in semifinale agli Internazionali d'Italia 2025. Il tennista azzurro ha...


News
Eurovision Song Contest, chi è Yuval Raphael: la...

Yuval Raphael porta una canzone che parla di speranza all'Eurovision Song Contest 2025, 'New...


News
Pro Pal tentano di entrare al Salone del Libro di...

Presidio con sit in degli attivisti pro Palestina questo pomeriggio al Salone del libro di...