L’analisi preliminare speditiva della Protezione Civile sui dati relativi agli incendi che hanno interessato la Regione Calabria, ed in particolare la Provincia di Cosenza, nel periodo compreso tra il 1° giugno ed il 28 agosto 2017 sta rivelando una situazione particolarmente critica per quanto riguarda l’innesco e la propagazione degli incendi boschivi in Calabria.
Quanto affermato trova riscontro dall’analisi statistica dei dati relativi al periodo 1 giugno-28 agosto 2017, rilevabili direttamente dal Sitge (Sistema integrato territoriale gestione emergenze) della Uoa Protezione civile regionale, utilizzato dalla Sala operativa unificata permanente (Soup) per l’apertura e la gestione delle schede incendio.
L’analisi tiene conto del numero di incendi gestiti dalla sala operativa e per i quali sono stati impiegate forze aeree e di terra per il loro spegnimento.
Per quanto riguarda la mappatura e l’estensione delle aree percorse dal fuoco, non essendo ancora disponibili i dati ufficiali (che dovranno essere utilizzati per l’aggiornamento del catasto incendi) si è fatto riferimento ai dati (pubblicati on-line) di Effis (European Forest Fire Information System).
I limiti di tali rilievi sono relativi alla limitata risoluzione delle immagini satellitari che non consentono la mappatura degli incendi di piccola estensione, inferiori a 30 Ha.
Dal confronto dei dati relativi al numero di incendi innescatisi nel citato periodo (1° giugno-28 agosto 2017) con il numero medio degli incendi del medesimo periodo per gli anni 2011/2016. Si rileva la assoluta anomalia statistica della stagione in corso.
Il numero di incendi verificatisi nel periodo 1° giugno-28 agosto 2017 è pari a 7.773, con un incremento del 70% rispetto a quelli verificatisi nello stesso periodo dello scorso anno. La provincia di Cosenza risulta essere la più colpita in assoluto. Qui il numero di incendi innescatisi nel suddetto periodo è pari a 2549 con un incremento del 85% rispetto a quelli verificatisi nello stesso periodo dello scorso anno.
L’estensione complessiva della superficie delle aree percorse dal fuoco, anche considerando la sottostima relativa alla risoluzione delle immagini satellitari, è pari a 413,08 Kmq, pari al 6,2 % della superficie dell’intera provincia.
La destra valle Crati è una delle aree maggiormente colpite dall’emergenza in atto. Si osserva in particolare la situazione del Comune di Rose (CS) dove l’estensione delle aree bruciate è di 31,8 Kmq pari al 68% della superficie totale del territorio comunale.
Le gravi situazioni emergenziali che hanno interessato i territori dei Parchi Nazionali della Sila e del Pollino dovuti in particolare all’estensione degli incendi che hanno interessato rispettivamente i territori comunali di Longobucco (CS) e di Morano (CS).
Al fine di valutare, in previsione delle piogge autunnali, l’incremento delle condizioni di pericolosità e di rischio idrogeologico dovuto agli incendi che hanno eliminato la protezione vegetale di suoli, è stata operata la sovrapposizione tra la perimetrazione delle aree percorse dal fuoco e le frane.
La situazione particolarmente critica interessa l’intera area urbana della città di Cosenza e quella del comune di San Benedetto Ullano (CS) dove, in data 22 luglio 2017, un esteso incendio ha interessato un’area caratterizzata dalla presenza di numerose frane attive.