Il 90% dei migranti assistiti dai team di Medici per i diritti umani (Medu) negli ultimi tre anni ha riferito di essere sopravissuto a violenza estrema e tortura nel paese di origine o lungo la rotta migratoria dall’Africa subsahariana, in particolare in Libia.
E’ questa la vicenda umana che più sta segnando il nostro tempo e le cui conseguenze si riflettono sulla salute fisica e mentale di un’intera generazione di giovani africani; un viaggio in cui, come ha detto un testimone, «non sei più un essere umano».
L’arrivo in Italia di un crescente numero di migranti forzati, molti dei quali vittime di violenza o tortura nei paesi di origine o di transito, rende sempre più urgente garantire un efficiente sistema di accoglienza e un’adeguata assistenza medico-psicologica. Ed è proprio la dimensione psichica ad essere allo stesso tempo la più colpita e la più trascurata.
A Roma dal gennaio 2016, il Centro Medu Psychè per la cura, la ricerca e la testimonianza contro la tortura, ha prestato assistenza medico-psicologica e supporto psico-sociale ad oltre 70 migranti di 15 nazionalità differenti.
Per saperne di più: http://www.mediciperidirittiumani.org/psyche-cosi-curiamo-i-migranti-vittime-di-tortura/