Sabato 2 novembre alle ore 20:00, presso la sede del Nucleo Kubla Khan di Cosenza (Via Rivocati, 63), si terrà una mostra collettiva per il tesseramento dei nuovi associati.
Nel corso della serata, sarà presentata anche l’installazione audiovisiva Quasi Vadue del regista Mattia Biondi, un’opera che esplora il legame tra memoria e immagine. Il progetto nasce da un’intuizione: Biondi ha avuto l’impressione di riconoscere Vadue, il luogo della sua giovinezza, in alcuni vecchi filmati amatoriali. A queste sequenze, che gli sono apparse profondamente familiari, ha abbinato i suoni ambientali autentici di Vadue, prelevati dai suoi archivi personali.
Il risultato è un’esperienza immersiva e straniante: il pubblico ascolta i suoni reali di un luogo ben definito ma osserva immagini che, invece, ne sono soltanto un simulacro. Questo contrasto genera una sensazione di spaesamento e fascino che conduce lo spettatore in un viaggio tra realtà e finzione. In fondo il cinema è anche questo: trasportare un’idea da un luogo a un altro, da un suono all’altro.
Mattia Biondi è un filmmaker indipendente che lavora “alla fine” delle immagini. La sua ricerca artistica è basata sull’utilizzo di strumenti minimi ed essenziali, ed è orientata allo sviluppo di processi creativi riguardanti la fusione di materiali di archivio ed elementi autobiografici. I suoi lavori sono selezionati e proiettati nei principali festival cinematografici internazionali