Ad aprire l’incontro il video-messaggio di Marine Le Pen, leader del Rassemblement National. A seguire prenderanno la parola gli altri ospiti stranieri, con delegazioni al tavolo che arrivano da Francia, Bulgaria, Polonia, Romania, Danimarca, Estonia, Repubblica Ceca, Fiandre (Belgio), Austria, Paesi Bassi, Germania e Italia.
Le Pen (Francia): “Ue ci vede come merci e danneggia i nostri popoli”
“La Ue svilisce la nostra storia e le nostre culture, la Ue ci vede come merci e danneggia i nostri popoli”, afferma Marine Le Pen, nel videomessaggio inviato a Firenze per la kermesse europea voluta dalla Lega. “Per la signora von Der Leyen l’immigrazione non è un problema, ma un progetto”, ha aggiunto.
Kostadinov (Bulgaria): “Elite Ue ci rimpiazzano con gli stranieri”
A farle eco è Kostadin Kostadinov, ospite bulgaro della kermesse. “Oggi la Ue è una minaccia per l’Europa, – afferma – il problema maggiore è la crisi demografica, non esiste stato europeo che non sia toccato. I migranti mettono a repentaglio il futuro dell’Europa, le elite dominanti ci fanno rimpiazzare con i migranti, con gli stranieri. Noi – ha concluso – vogliamo essere padroni e non ospiti nei nostri paesi”.
Simion (Romania): “Von der Leyen e Timmermans sono pazzi e malati”
“Noi lottiamo per patria, famiglia e Dio, e per la libertà. La sinistra – attacca George Simion, ospite romeno alla kermesse sovranista – vuole cancellare la famiglia naturale, noi siamo per il diritto naturale. Dante ha regalato la Commedia, tante lezioni ancora attuali. L’inferno lo vediamo in Europa, abbiamo i migranti irregolari, perso le fabbriche, perso l’identità nazionale e il declino del cristianesimo. E ci impediscono di usare padre, madre e Natale. Von der Leyen e Timmermans sono pazzi, malati”, aggiunge. “Noi ora vogliamo passare al Purgatorio e poi in Paradiso”, aggiunge, tornando alla Commedia di Dante, dopo aver ‘descritto’ la Ue come l’Inferno di oggi.
Ventura (Portogallo): “Basta con i burocrati”
Anche Andre Ventura di Chega, dal palco leghista di Firenze dice “basta con i burocrati, vogliamo dire noi come vogliamo vivere, dobbiamo costruire un fronte unico in Europa, contate su di noi, la forza di Chega in Portogallo, facciamo vedere a Bruxelles cosa vogliamo”.