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8 dicembre 2021

News Calabria

REGIONALI. Venti di guerra a 5 Stelle, Bausone presenta ricorso contro Afflitto: «Questione normativa ma anche etica e politica»


Alessia Bausone, candidata alle scorse regionali per il Movimento 5 Stelle, ha presentato ricorso elettorale contro l’eletto consigliere regionale, Francesco Afflitto, suo compagno di partito. Lo ha annunciato e spiegato in conferenza stampa, appositamente convocata a Lamezia Terme, affiancata dal suo legale, l’avvocato Giovanni Cilurzo.

Tanti i motivi che hanno spinto l’esponente pentastellata, avvocata e giornalista, a presentare il ricorso. Sotto l’aspetto giuridico, i ricorrenti si rifanno alla legge 154 del 1981, poi abrogata con l’eccezione delle norme afferenti i consiglieri regionali, punti 8 e 11 dell’articolo 2 in cui sono riportate le cause di ineleggibilità, ha spiegato Cilurzo, ma anche ad una violazione di tipo costituzionale, come dimostrato in molte sentenze su casi in cui non è garantita l’uguaglianza tra i candidati.

Afflitto, medico dirigente sanitario di prima fascia, nonché dal 2019 responsabile provinciale della medicina necroscopica con alta specializzazione, avrebbe dovuto mettersi in aspettativa dal lavoro e dagli incarichi prima di presentare ufficialmente la sua candidatura, cioè entro il 4 settembre. Il neo consigliere l’avrebbe chiesta invece a novembre, dopo la proclamazione. Dall’accesso agli atti risulta che Afflitto abbia svolto attività lavorativa durante il periodo di campagna elettorale tanto da ricevere anche un rimborso chilometrico da parte dell’Asp per il mese di settembre. 

Questi i fatti salienti dal punto di vista formale e giuridico ma l’aspetto etico è altrettanto importante nella vicenda. Secondo la tesi portata avanti da Bausone e dal suo legale, in tutto ciò viene offesa l’etica che sta alla base della vita democratica, cosa inaccettabile in un partito come i 5 Stelle,. Bausone parla dei voti di Afflitto, che ha svolto la sua campagna elettorale dalla posizione di potere del suo ufficio: 1909 dei quali 1800 solo nella provincia di Crotone, «lì dove esplica la sua figura di dirigente medico», 600 solo nel piccolo Comune di Cirò. Anche l’accesso agli atti dell’Asp di Crotone è risultato complicato, prima un rifiuto e dopo la consegna di documenti errati.

Alessia Bausone ha quindi spiegato che tutta la delicata vicenda è stata già portata all’attenzione dei dirigenti e dei vertici del Movimento 5 Stelle, nelle persone del presidente Giuseppe Conte e di Alfonso Buonafede, responsabile dell’ambito, in attesa del 17 gennaio, giorno della discussione del ricorso presso il Tribunale ordinario di Catanzaro.

Annamaria Persico


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