RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO: «Si giocherà oggi, domenica 06 febbraio, al “Gianni Renda” l’ennesimo derby tra le squadre della nostra città.
Oggi, questo primo derby del “dopoguerra” assume un valore sociale e sportivo che va ben oltre la
contrapposizione atavica quanto naturale, forse innata, tra le due società che trovano l’una nell’altra l’esatta contrapposizione, nonché la perfetta esaltazione di se stesse. Concretizzazione della filosofia eraclitea che spiega l’esistenza nel rapporto di interdipendenza di due elementi opposti, in contrasto, in lotta tra loro, l’uno dipendente dell’altro; l’uno in virtù dell’altro. Seppur migliaia di anni dopo e in un contesto che poco s’addice alla filosofia presocratica, il grande giornalista sportivo Gianni Brera trasfigurò, popolarizzando, il massimo concetto eracliteo applicandolo al calcio, con buona pace di Eraclito stesso, e diede vita ad un concetto tuttora attuale: ciò che è il Sambiase non è la Vigor e viceversa. L’una opposta dell’altra, l’una in lotta con l’altra, e così sia, decennio dopo decennio. E decennio dopo decennio l’una dipendente dell’altra, con buona pace di chi sogna la loro estinzione.
Oggi questo incontro ha un sapore diverso: due antiche regine calcistiche della città, la cui corona gli è assegnata da oltre 200 anni di storia in due, danno il senso al sentimento calcistico più diffuso e passionale di questa città e rende Lamezia più città.
Paradossalmente, in conseguenza al tentativo di ridurle a “serbatoio di una nazionale”, oggi Sambiase e Vigor esaltano, sul piano sociale e sportivo, la natura identitaria di Lamezia Terme che esiste grazie alla identità storica e millenaria dei suoi Centri maggiori, in una logica non dettata da artifizi legislativi ma che proviene dal sentimento più genuino del suo popolo: sentirsi parte di una Comunità più piccola che ci consente di essere, progressivamente, più inclusi in Comunità più grandi: da quella lametina a quella calabrese.
Il grande poeta argentino Borges avrebbe riscritto qui a Lamezia, oggi, l’espressione più vera del suo sentimento per la sua Buenos Aires: “No nos unes el amor sino el espanto, serà por esto que la amo tanto”; ovvero: Non ci unisce (tra sambiasini e vigorini) l’amore ma la paura (di non esistere più) ed è per questo che lo amiamo tanto (il derby).
Il mio augurio è che sia una grande giornata di sport e di festa perché il 6 febbraio 2022 sia ricordato come la giornata sportiva del DIRITTO DI ESISTERE, DI AMARE, DI SOFFRIRE E GIOIRE: Vigor e Sambiase, oggi, indipendentemente dal risultato finale sul campo, questo derby lo hanno già vinto entrambe.»
Ing. Francesco A. Fagà