Il commissario ad acta alla Sanità della Calabria Guido Longo, con DECRETO N. 26 DEL 12 FEBBRAIO 2021 (Misure di rafforzamento dell’azione commissariale di cui al Decreto Legge 10 novembre 2020, n. 150 – Determinazioni), ha dichiarato “DI PRENDERE ATTO della persistenza delle condizioni inidonee riguardo al personale, agli uffici e ai mezzi necessari all’espletamento dell’incarico commissariale; DI DEMANDARE al Dirigente Generale del Dipartimento Tutela della Salute l’individuazione e l’acquisizione di servizi idonei a garantire il supporto necessario alle azioni del mandato commissariale”, “DI INVIARE il presente decreto, ai Ministeri della Salute e dell’Economia” e “DI DARE MANDATO al Dirigente Generale del Dipartimento regionale Tutela della Salute per la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale Regione Calabria nonché sul sito istituzionale della Regione Calabria”.
In sostanza nelle 5 pagine del documento (LEGGI DECRETO – n. 26 del 12 febbraio 2021 (testo)) il commissario dichiara che, per una serie di motivi, sono state assegnate al Dipartimento soltanto 4 unità in più di personale (mentre il fabbisogno è di 128) e per questo non è nelle condizioni di espletare il suo mandato.
Intanto il presidente f.f. della Regione Calabria Spirlì, fa sapere, attraverso il sito istituzionale: «È arrivato il momento di dire basta alle solite speculazioni giornalistiche secondo le quali il sottoscritto e il commissario ad acta della Sanità, Guido Longo, saremmo in lotta permanente. Non è così e i fatti lo dimostrano».Lo afferma il presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì.
«I soliti avvelenatori di pozzi – continua il presidente – proseguono nel deleterio esercizio di mistificare la realtà delle cose, fino al punto di postulare inesistenti contrasti con il commissario. È solo il caso di ricordare che, non più tardi di un mese fa, la Giunta regionale, su mia proposta, ha messo a disposizione di Longo un intero dipartimento, laddove il Decreto Calabria imponeva la messa in disponibilità di soli 25 dipendenti. Basta solo questa decisione – del tutto inedita, in Calabria – per far crollare tutti i falsi retroscena di queste ultime settimane».«La verità – conclude Spirlì – è che con il commissario Longo si è instaurato fin da subito un rapporto di grande collaborazione, all’insegna del reciproco riconoscimento istituzionale. Dalle vaccinazioni alla gestione generale dell’emergenza Covid, dall’organizzazione del settore sanitario alla erogazione dei servizi, questi primi mesi di confronto e coabitazione hanno prodotto solo buoni risultati. Abbiamo intenzione di non fermarci, nella speranza che certo falso giornalismo e certi falsi scoop cessino di esistere».
Nello stesso comunicato istituzionale (15 febbraio) si legge: LONGO «NON GETTO LA SPUGNA». «Non ho mai pensato di gettare la spugna e di lasciare il mio incarico: resterò al mio posto fino alla fine del mandato governativo», afferma il commissario Longo.«Di criticità – aggiunge – ce ne sono in abbondanza, ma le ho accettate nel momento stesso in cui ho deciso di assumere questo incarico. Sono certo che, dopo questo difficile periodo di transizione, contrassegnato, peraltro, dall’assenza di un Governo nazionale nel pieno delle sue funzioni, la struttura commissariale che ho l’onore di guidare verrà dotata di tutte le risorse necessarie per il suo funzionamento. Servirà del tempo, ma ritengo che – anche grazie alla collaborazione del presidente Spirlì e della Giunta regionale – riusciremo a migliorare tutto il sistema».