Riceviamo e volentieri pubblichiamo l’affettuoso ricordo che Carla Valle, docente di lingue, romana trapiantata a Lamezia da molti anni, ha voluto tributare al collega e amico Pasquale Porchia, l’amato professore-poeta-chansonnier nonchè fine intellettuale di recente scomparso.
Te saluto Pascal… E te ne sei andato senza dimme niente lasciandomi il dolore e il rimpianto e un senso di colpa per non averti incontrato di recente. Eri ‘na forza, così scanzonato, così pieno di energia e di tanta voglia di vivere. E cantavi da dio.
Eravamo legati da un affetto sincero, vero. Ed è per questo che non dimentico un viaggio a Roma in auto tu io e Pierpaolo piccolo. Andavamo da i nostri cari. Io si sa parlo assai e tu pure mi raccontavi, mi dicevi della tua vita, dell’amore per la lingua francese, per la musica, per gli amici di bisboccia. Un senso di comprensione profonda tra due persone che si parlavano col cuore.
Sono sicura che nella prossima vita sarai speciale come in questa. Forse una notte in un sogno strano confuso vedrai gente che ti saluta, ti manda baci, tu avrai difficoltà a capire, ci penserai un po’ e ci riconoscerai, siamo gli amici di sempre. T’ho voluto tanto bene e te ne vorrò ancora. Abbiamo vissuto tanti momenti di allegria, cene, balli, canti. Cantavi tu. T’abbraccio forte assai e ora te saluto.
La tua amica Carla (per te la tua “ Carolì ciaciona mia” come solitamente mi chiamavi)
e te ringrazio