La Guardia di Finanza ha scoperto a Crotone, sul letto del fiume Neto in secca, un’antichissima sepoltura a cista con urna cineraria, rarissima testimonianza di insediamento dell’Età del Bronzo medio.
L’importante ritrovamento è opera dei finanzieri del Comando provinciale che negli ultimi giorni, durante le consuete attività di controllo del territorio, avevano notato strane presenze nella zona e un continuo viavai di persone.
La scoperta del sito, che si trova nei pressi della zona archeologica di Capo Colonna, dunque era stata già compiuta da tombaroli, cioè esperti di reperti archeologici di frodo, e la Guardia di Finanza è intervenuta in tempo ad evitare che il sito venisse saccheggiato.
A confermare il valore del ritrovamento è stato l’ispettore onorario del Mibact, Paolo Nereo Morelli, che giunto sul posto ha constatato la presenza della tomba che risale a molto tempo prima dell’arrivo degli Achei dalla Grecia.
La Soprintendenza regionale per i beni culturali ha già avviato i rilievi sul contesto e le attività di messa in sicurezza del sito con l’ausilio di esperti.