Si è finalmente conclusa l’odissea di un docente lametino di scuola superiore, difeso dall’avv. Antonello Sdanganelli, che ha ottenuto giustizia dalla Corte d’Appello di Roma, Sezione Lavoro, IV Collegio (sentenza 4612/2019, depositata oggi con le motivazioni).
Con la legge sulla Buona Scuola” del 2015, dopo aver ottenuto inizialmente l’assunzione a tempo indeterminato vicino casa, dall’anno successivo, nonostante avesse punteggio superiore ad altri docenti rimasti in provincia di Catanzaro, subiva le conseguenze inique di un’attività cavillosa del Ministero ed era trasferito d’ufficio in provincia di Roma. Mentre il Tribunale di Roma rigettava il suo ricorso nel 2018, la tenacia di ricongiungersi alla sua famiglia e la consapevolezza di aver subito un torto lo inducevano ad insistere presso la Corte d’Appello di Roma. La Corte romana ha accolto pienamente l’appello ed ordinava al Ministero dell’Istruzione di collocare l’ultracinquantenne docente nella provincia di Catanzaro, riacquistando, dopo tre anni di solitudine e costosi viaggi settimanali, serenità e voglia di esprimere la sua professionalità nelle migliori condizioni esistenziali. La pronunzia favorevole apre al risarcimento dei danni patrimoniali e morali subiti dal docente a causa della condotta del Ministero rivelatasi illegittima.