E’ possibile che l’obbligo scatti in base al numero dei vaccinati nelle varie regioni? “Non abbiamo valutato un’ipotesi in questi termini” anche se “ci sono differenze tra regioni: in alcune il tasso è molto alto, in altre è più basso. Di solito le misure che facciamo sono nazionali. Ma non deve passare il messaggio che gli insegnanti e il personale scolastico non si sono vaccinati, il dato è molto alto, l’85% ha avuto almeno la prima dose. Ma noi vogliamo che questa percentuale cresca, per questo nelle prossime ore valuteremo qual sia lo strumento migliore”.
A quanto apprende l’Adnkronos, ieri il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi è stato a Palazzo Chigi per fare il punto sul dossier scuola. Che, assieme al tema trasporti e lavoro, dovrebbe essere al centro di una nuova cabina di regia che tornerà a riunirsi, con ogni probabilità, già questa settimana, o al più tardi la prossima. Ma il governo, col premier Mario Draghi in testa, vuole accelerare il più possibile sul tema, a partire dal nodo dell’obbligo vaccinale per i docenti e il personale scolastico.
Figliuolo
“La comunità scientifica dice che i vaccini sono sicuri per la popolazione dai 12 anni in su. Dobbiamo riaprire le scuole, è un imperativo categorico. La scuola in presenza fa bene allo sviluppo sociale dei bambini”, ha affermato il commissario per l’emergenza Coronavirus, generale Francesco Paolo Figliuolo aggiungendo: “Su circa 54,2 milioni di popolazione complessiva, siamo al 56% di vaccinati. Questo è un buon risultato. Ad agosto manterremo la media, con l’obiettivo di arrivare all’80% a fine settembre”. “Bisogna proseguire in maniera selettiva – ha precisato Figliuolo – Adesso siamo concentrati sui bambini che devono andare a scuola”, ma “continuiamo a non mollare la presa sugli over 60″ poiché “a livello nazionale ne mancano circa 2,2 milioni”.
“Abbiamo nove regioni che viaggiano dal 77 al 50% di personale scolastico non vaccinato, e questo non va bene. Quindi è importante che soprattutto in quelle regioni si convinca il personale docente e non docente a fare questo atto di generosità, perché solo così riparte il paese”, ha quindi affermato il commissario per l’emergenza Covid. “E’ importante sapere quante sono le mancate adesioni a livello numerico, sempre nel rispetto della privacy, e quante di queste potrebbero dipendere dalla problematica sanitaria di persone che non possono vaccinarsi. Questa mappatura e’ importante per capire come procedere e che cosa fare”, ha concluso Figliuolo..
“Tutti quelli che frequentano le scuole, dai fornitori ai bidelli, dagli insegnanti ai genitori degli studenti, devono essere muniti di Green pass: se vuoi entrare o sei vaccinato o fai un tampone. E’ indispensabile dimostrare che non si è portatori del virus. Non possiamo mettere a rischio i ragazzi o i professori”, ha detto all’Adnkronos Mario Rusconi, presidente dei presidi del Lazio. “In Regione – ha sottolineato Rusconi – la percentuale di No Vax è minima, saranno poche centinaia. Non vaccinarsi è un esempio diseducativo nei confronti dei giovani che devono avere fiducia nella scienza e nelle istituzioni. Gli insegnanti No Vax ripassassero le nozioni scientifiche. Dall’anno scorso è stata anche reintrodotta l’educazione civica: andare contro il vaccino vuol dire andare contro un pilastro del vivere in comunità”.