
II presidente dell’Agenzia italiana del farmaco, Giorgio Palù, in audizione in Commissione Sanità del Senato sulle modalità di somministrazione dei vaccini a mRna contro il Coronavirus
Per il richiamo di Pfizer e Moderna, vaccini a mRna, la seconda dose potrebbe essere ritardabile anche a 90 giorni. Per i vaccini “è molto importante la risposta cellulo-mediata, per la quale non abbiamo ancora nella routine pratica una misurazione. E questo è così vero che su ‘Nature’ la settimana scorsa è uscito un lavoro che dimostra che potremmo ritardare anche di 90 giorni la seconda dose con un vaccino anti-Covid a mRna perché la risposta che si ha nel richiamo, il cosiddetto boost, è ancora più forte. Questo è un dato che ulteriormente ci rassicura” ha spiegato Giorgio Palù, presidente dell’Agenzia italiana del farmaco Aifa, durante l’audizione in Commissione Igiene e Sanità del Senato sulle modalità di somministrazione dei vaccini contro il Coronavirus a mRna.
Parlando poi della campagna vaccinale, ha sottolineato Palù, “in Italia sta andando molto bene. Siamo arrivati a quasi 30 milioni di dosi somministrate, con una media intorno o superiore a 400mila dosi al giorno”.