Il cibo contaminato ogni anno fa ammalare oltre 600 milioni di consumatori al mondo causandone la morte in circa 420 mila casi. Sono dati che emergono nella ultima revisione (ottobre 2017) dell’Organizzazione mondiale della sanità della scheda dedicata alla sicurezza alimentare.
La contaminazione del cibo rappresenta un problema grave e troppo spesso sottovalutato, una minaccia alla salute globale che però colpisce in particolare i più vulnerabili: i neonati, i bambini piccoli, le donne in gravidanza, gli anziani e i malati.
Ogni anno 220 milioni di bambini contraggono la dissanteria che causa 96.000 morti. L’Organizzazione mondiale della sanità stima una perdita di 33 anni di vita sana a causa delle malattie dovute all’assenza o alla scarsa sicurezza alimentare.
La contaminazione può avvenire in qualsiasi punto della filiera ed è quindi fondamentale – si legge in un comunicato di Federconsumatori – che il Ministero della Salute, il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e gli altri organismi deputati al controllo della produzione e della distribuzione degli alimenti incrementino verifiche e controlli a tutti i livelli, per accertare non solo le contaminazioni accidentali ma anche eventuali episodi dolosi da reprimere con il massimo rigore: chiunque tenti di lucrare su un tema tanto delicato deve subire sanzioni severissime.
«Le nostre Autorità», dichiara Emilio Viafora, presidente di Federconsumatori «devono mettere in campo tutte le azioni possibili per seguire le raccomandazioni dell’Oms, poiché la sicurezza alimentare è un diritto inviolabile e rappresenta un tassello fondamentale per la salute della popolazione».