È da tempi non sospetti, oltre 2 anni fa, molto prima che esplodesse l’allarmismo mediatico, che la Protezione Civile della Regione Calabria ha posto tra i suoi principali obiettivi la stabilità e la sicurezza di ponti e viadotti.
Molte sono state le lettere in cui ha sollecitato insistentemente Anas (ente gestore della manutenzione delle infrastrutture viarie statali) ad effettuare verifiche su alcuni viadotti ritenuti a rischio. Tra questi il Viadotto Cannavino (meglio noto come Ponte di Celico) sul quale, alla luce di sollecitazioni congiunte e di numerosi tavoli tecnici avviati nel giugno 2016 della Protezione Civile regionale e dell’allora prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, l’Anas ha effettuato lavori di manutenzione straordinaria, terminati pochi mesi fa, che ne hanno migliorato le condizioni di sicurezza, effettuerà, a partire dal gennaio 2019, lavoridi adeguamento sismico dello stesso viadotto, ha posizionato sul viadotto sensori che monitorano continuamente con precisione millimetrica la stabilità del Viadotto.
Riguardo agli altri ponti e viadotti ricadenti nella provincia di Cosenza, compreso quello di San Fili rappresentato nella foto, il prefetto di Cosenza, Paola Galeone, di concerto con la Protezione Civile regionale, ha convocato per il 5 settembre pv un vertice in prefettura per approfondire la questione con tutti i soggetti istituzionali competenti, Anas in primis, ed avviare in tempi brevi una serie di controlli e verifiche.
Altri incontri sulle stesse tematiche sono stati tenuti con i prefetti delle altre province. Durante questi incontri Anas ha assicurato che in autunno prossimo partiranno i lavori di messa in sicurezza del ponte Morandi a Catanzaro e del Viadotto Allaro a Caulonia marina.
La Protezione Civile regionale intende tuttavia porre maggiore attenzione, oltre che alla viabilità Anas, anche a quella provinciale che versa in gran parte in condizioni di degrado ed abbandono per mancanza di risorse umane e strumentali adeguate.
Protezione Civile Calabria