Il segretario generale della Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, Enzo Scalese, esprime la propria solidarietà e vicinanza al sindaco di Dasà, Raffaele Scaturchio, aggredito mentre svolgeva la propria attività amministrativa nella sede della casa municipale. “Una violenza inaudita, non solo per il contesto e le modalità con cui è svolta nel luogo simbolo dell’istituzione al servizio della comunità – afferma Scalese – ma perché colpisce un uomo, un sindaco in prima linea in questo difficile contesto amministrativo che viene colpito nell’esercizio delle sue funzioni. Una aggressione vile che dimostra come gli amministratori a più stretto contatto con i cittadini, i loro bisogni e le istanze quotidiane, vivano una situazione di disagio che trasmette all’esterno un pericoloso senso di isolamento che li rende profondamente vulnerabili. Ai sindaco come Scaturchio la politica, il sindacato, il mondo delle associazioni devono assicurare sostegno concreto per fare scudo contro la violenza criminale che vuole ridimensionarne la forza e il radicamento sul territorio, in rappresentanza dello Stato”.
“Un sindaco rappresenta il primo presidio dello Stato sul territorio, un punto di riferimento per la comunità che guarda con attenzione e fiducia alla sua presenza e alla sua vicinanza. Quello che è successo al sindaco di Dasà, Raffaele Scaturchio, brutalmente aggredito nella sede della casa municipale, è un gesto gravissimo e pericoloso anche perché mina le istituzioni dalle fondamenta”. E’ quanto afferma il consigliere regionale Antonio Monturoro, segretario della commissione consiliare contro il fenomeno della ‘ndrangheta che esprime la propria solidarietà al sindaco di Dasà, Raffaele Scaturchio aggredito ieri sera proprio mentre stava svolgendo le proprie mansioni in municipio. “Nell’esprimere la nostra vicinanza lo invitiamo a continuare il proprio percorso amministrativo con la passione, la serietà e la competenza che l’hanno sempre contraddistinto – afferma ancora -. Le istituzioni, la politica e la comunità civile devono rimanergli accanto nella battaglia quotidiana per la difesa della legalità. Noi faremo la nostra parte”.