Questa settimana le intenzioni di voto fotografano un arresto della flessione della Lega (23,9%) e un lieve assestamento del PD (22,0%), mantenendo 2 punti di distacco tra i primi due partiti.
Arretra di ancora di qualche decimale il Movimento 5 Stelle (15,4%), perdendo 2 punti nel giro di un mese. Piccole flessioni anche per Fratelli d’Italia (13,8%) e Forza Italia (7,2%).
Crescono, invece i partiti più piccoli, in particolare Più Europa (+0,4%), La Sinistra (+0,6%) e Azione (+0,4%).
Nelle ultime due settimane è rimasta stabile al 55% la fiducia nel Presidente del Consiglio. Conferma la seconda posizione il Presidente del Veneto, Luca Zaia, che però arretra ancora di 3 punti, scendendo all 46%.
Seguono, ad una certa distanza, Meloni (31%), Salvini (30%) e Zingaretti (26%).
Questi ultimi mesi hanno rafforzato la percezione di longevità del Governo: oltre un terzo dei cittadini ritiene che arriverà fino alla conclusione della legislatura nel 2023 (due mesi fa solo il 27% era di questa opinione) e complessivamente il 59% degli italiani pensa che iil Governo Conte non cadrà prima dell’elezione del Presidente della Repubblica.
Spostando l’attenzione sull’opposizione, gli elettori di centro destra si spaccano sul leader auspicato. Per il 36% dovrebbe essere Salvini mentre una quota di poco inferiore (34%) pensa a Giorgia Meloni. Sempre rilevanti (21%) i sostenitori della leadership berlusconiana.
La preoccupazione degli italiani per il Covid-19 resta diffusa. Oltre un terzo del campione si dice molto spaventato per la risalita dei contagi prevista per il prossimo autunno. L’operato di questi mesi, però, porta quasi la metà dei cittadini (46%) a confidare nella capacità di reazione del sistema sanitario, forte dell’esperienza di questi mesi.