E’ stato condannato all’ergastolo ostativo Payton Gendron, il 19enne bianco che lo scorso maggio in un attacco razzista a Buffalo uccise 10 afroamericani. La sentenza nel processo per la strage è stata letta durante un’udienza molto tesa, con un uomo che ad un certo punto ha tentato di aggredire l’imputato che in una dichiarazione ha espresso il suo rammarico “per aver fatto una cosa terribile, ho sparato ed ucciso persone perché erano afroamericane”.

“Non posso credere che lo abbia fatto veramente – ha aggiunto – ho creduto alle cose che leggevo online ed ho agito per odio. Non posso cancellare quello che ho fatto, ma vorrei poterlo fare e non voglio che nessuno sia ispirato da me o da quello che ho fatto”.

Prima della sua dichiarazione i familiari intervenuti avevano avuto parole durissime verso l’imputato: “Non sai nulla sugli afroamericani, siamo umani, vogliamo che i nostri figli vadano a buone scuole, amiamo i nostri figli, non andiamo mai in un quartiere per uccidere le persone”, ha detto la sorella di una delle vittime, riferendosi al fatto che Gendron ha compiuto la sua strage di fronte ad un supermercato di un quartiere a maggioranza afroamericana della città dello stato di New York.

A questo punto un uomo del pubblico ha cercato di aggredire l’imputato che è stato portato subito via dall’aula del tribunale. “So che siamo tutti scossi da quello che abbiamo visto oggi, capisco l’emozione, capisco la rabbia, ma non possiamo avere questi comportamenti in aula” ha detto poi la giudice Susan Egan.