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27 febbraio 2019

News cultura, spettacolo, eventi e sport

Teatro. A Catanzaro lo spettacolo «Il mare in montagna» del Laboratorio Rosarno ’76 strappa risate e applausi.


Il mare in montagna, questo il titolo del nuovo spettacolo del Laboratorio Rosarno ’76 andato in scena venerdì 22 febbraio al Teatro Comunale di Catanzaro per la rassegna teatrale Vacantiandu.
Il testo, liberamente tratto da Evviva u sindacu di Carmen Corrado, è stato scritto da Michele Spataro che firma anche la regia dello spettacolo. Sul palcoscenico, tra attori storici e nuove leve, si sono avvicendati ben 13 interpreti Giuseppe Cannatà, Mimmo Cannizzaro, Pino Tramonti, Gianni Santoro, Sandro Fucà, Lorena Muzzupappa, Massimo Porretta Domenico Bottiglieri, Michele Tagliafierro, Gregorio Collia, Achille Rosarno, Marilena Reitano e Rebecca Labate, alcuni dei quali hanno ricoperto un doppio ruolo.

Una commedia divertente e vivace ambientata in un paesino tra le montagne calabrese alle prese con le elezioni del nuovo sindaco. È dunque la politica il tema centrale di questo spettacolo. La politica delle ipocrisie, degli intrighi e delle false promesse. Un ritratto impietoso ma reale con personaggi che, pur nelle loro iperboli, riescono a rappresentare delle situazioni facilmente riscontrabili nella quotidianità suscitando genuine risate.

Il primo atto si svolge in una dimensione tutta domestica. Siamo nell’appartamento del sindaco uscente Silvio Pigliatutto interpretato dal sempre bravo Giuseppe Cannatà che briga al telefono con potenziali elettori barattando favori in cambio di voti. Al suo fianco una irresistibile Marilena Reitano nel ruolo di sua moglie Teresa, una first lady della porta accanto che si divide tra zabaioni ed exit poll.

Nel secondo atto il tema della commedia si apre ad una dimensione pubblica. Lo spazio scenico si trasforma in uno studio televisivo che vede un faccia a faccia tra il sindaco uscente e il suo avversario Matteo Cacarella (Sandro Fucà) accompagnato da un dinoccolato spin doctor attraversato da sprazzi di spiritata follia e interpretato da un verace Gianni Santoro. Intorno ai due politici una pletora di personaggi nei ruoli più disparati mentre la moderatrice Jenny Tacchino (Lorena Muzzupappa), in continuo affanno, cerca di sedare gli animi.


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